L’Italia chi-amò

Posted by on Mar 17, 2011 in Me, myself | 4 comments

Grazie all’Italia, che si è unita 150 anni fa, io non andrò in ufficio fino a lunedì. Grazie Italia, grazie.

Al di là del ponte, è una bella festa quella di oggi. Non cambia niente di quello che siamo eh, non è che da oggi siamo tutti fratelli, figli di una stessa Patria e siamo tutti più buoni, non è mica Natale. Però è una ricorrenza che ci fa discutere e riflettere. È da stamattina che leggo discussioni sull’Italia, sugli italiani, sulla fierezza di essere, di non essere, e allora mi sono detta ben venga. E le bandiere sui balconi e alle finestre? Qui ce ne sono un sacco. Di solito le bandiere col tricolore le vedi sventolare in occasione dei Mondiali di calcio o ad una manifestazione del PDL, ed ho detto tutto.

Io personalmente il mio Paese lo amo. Per tantissimi motivi, primo fra tutti perché ci sono nata e ne conosco ogni pregio e ogni difetto. Ma essere nati in Italia è stato solo un caso.

Certe volte provo ad immaginare se fossi nata da qualche altra parte, nel mondo, e non ci riesco. A parte che mi vengono in mente un sacco di stereotipi. Tipo, se fossi nata in Spagna, forse mi piacerebbe la corrida e magari saprei cucinare la paella. Se fossi nata in Tanzania saprei coltivare il caffè o forse a quest’ora sarei stata concime per le piantagioni di cotone. Se fossi nata nel Bronx, a New York, girerei con una Colt nella borsa o sarei diventata la nuova Jennifer Lopez, chi può dirlo.

No, io non riesco ad immaginarmi in nessun altro posto tranne che dove sono sempre stata. E anche se ogni tanto minaccio di andarmene, di prendere baracca, burattini e gatti e trasferirmi altrove, so di non voler vivere da nessun’ altra parte se non qui.

 

Spin-off.

Certo, se sei un ricco imprenditore e vuoi offrirmi un lavoro da 10mila euro al mese, non importa se abiti in Groenlandia eh, a volte nella vita bisogna pur saper rinunciare a qualcosa. Chiamami.

4 Comments

  1. Non c’è bisogno della Groenlandia.

    In Italia abbiamo pure ricchi imprenditori che sganciano migliaia di euro per lavori tutto sommato semplici e poco impegnativi (se non ci si impressiona davanti a un c..o flaccido).

    • In onda. Preferirei andare a spalare letame.

      Fuorionda. Dov’è che devo firmare?

  2. mh. Fondamentalmente anch’io preferisco stare qui. O no?
    Mumble.
    Non so. Massì. Ma no. Mi hai confuso :/

    • E tu hai anche vissuto per un po’ fuori…non sei una di quelle persone che quando va fuori dall’Italia non ci vuole più tornare? :)

Rispondi a ClaudiappìAnnulla risposta

Top
%d blogger hanno fatto clic su Mi Piace per questo: