Questa settimana ho fatto due cose per le quali ho seriamente rischiato la vita: ho visto Fast and Furious 5 al cinema e sono andata al concerto dei System of a Down.
Nessuno rischia la vita con Veloci e Furiosi, ma alla ventesima sgommata, all’ennesimo inseguimento, mi si è davvero materializzata davanti la scena in cui io, con gli occhi crepati dal sonno, dicevo scusa amore vado un attimo in bagno sarà stata tutta quella coca light che ho bevuto. E poi sangue a fiumi dal bagno del multisala, ambulanze a sirene spiegate, mio marito che dice al medico non posso crederci sembrava felice. Insomma, mi è piaciuto tanto ‘sto film, che volevo anch’io andare a 300 all’ora e schiantarmi contro un platano centenario.
Facciamo i seri. Io ci sono andata per ripagare mio marito dopo un’intera giornata di shopping e per rivedere quegli occhi sberluccicosi e felici che li vedi solo davanti a cose col motore, cose con culo e tette e cose intrise d’olio. Non posso neanche dire di essermi rifatta gli occhi, non mi piacciono mica i tipi così pompati, e i protagonisti lo sono decisamente troppo. A me piacevano il giapponese e la motociclista, e ho detto tutto.
Poi Vin Diesel aveva perennemente la faccia da ebete e quell’altro, The Rock, soffriva vistosamente di iperidrosi, oliato e sudato per tutto il film. Ho finito. Domani mi chiameranno pregandomi di scrivere le schede dei film sul Mereghetti.
Insomma, per riprendermi dal coma dovevo trovare una fonte di adrenalina immediata, e infatti siamo partiti alla volta di Rho a vedere i SOAD. Dovete sapere che Toxicity è la nostra canzone, mia e di mio marito. Di solito le canzoni delle coppie sono robe smielate, chessò A te di Jovanotti, Il cielo in una stanza di Gino Paoli (se avete dai 50 anni in su) e invece noi no, Toxicity. Lo scorso anno, quando il diggei del nostro matrimonio ci ha chiesto quale fosse la nostra canzone così da poterla mettere al taglio della torta, ci siamo guardati e gli abbiamo detto la seconda scelta: More than a feeling dei Boston. Ci ha guardati male uguale.
La faccio breve, ché lo so che state continuando a leggere per inerzia. Siamo partiti alle quattro perché c’è stato il sold-out ed erano previste 40mila persone. Dovevo assolutamente stare in prima fila, anche se non pago il canone rai. Età media: 20 anni, ci siamo sentiti davvero un po’ anzianotty. Creste, maglie dei gruppi, bestemmie e donnine tatuate e discinte. C’era anche qualche genitore impavido con figli minorenni al seguito. Immaginate se vostro figlio un giorno vi chiederà di accompagnarlo ad un concerto dei Tokio Hotel. Tragggedia. Comunque, anche se l’osteoporosi comincia a farsi sentire, siamo riusciti a raggiungere la prima fila, purtroppo stavo alle seconde transenne, non quelle sotto il palco. Penso ci sia stata gente accampata lì dal giorno prima, minimo. Dopo ben 4 gruppi (s)palla, finalmente eccoli. Stavamo lì da 12 ore, ma abbiamo utilizzato gli ultimi scampoli di energia prima di esalare l’ultimo rantolo. Io stavo tranquilla, se mai avessi dovuto uscire dalla bolgia, mi avrebbe preso tra le braccia questo steward. Mi devo ricordare, la prossima volta, di andare ai concerti senza marito.
Ah, le uniche foto che ho fatto ai SOAD sembrano uscite da Paranormal Activity, sono un misto di luci e ombre sfocate, se le guardo attentamente potrei scoprire facce e corpi spettrali, quindi non le guarderò. Era impossibile, ero concentrata a cantare e salvarmi la pelle.
Per avere un’idea di quello che c’era, guardate l’inizio del concerto, ed era solo l’inizio…
Ps. è un po’ che salto la rubbrichétta, ma vabbè, mi rifarò e voi mi perdonerete :)
Fossi uomo, ti sposerei! Ma i SOAD!!! Ma sei il mio idolo!!! I tuoi gusti musicali mi consentono di sorvolare su quelli cinematografici.
Ahahah Sara, fai presto a dire “gusti musicali”…se sapessi chi c’è nel mio ipod! :D
sì mai fidarsi di claudia O.o può estrarre il peggio del peggio da un momento all’altro.
Ciò detto io la gente che sta ad aspettare 12 ore non dico per un concerto, ma per qualsiasi cosa, non la capisco U.U
Fast&furious non ne ho mai visto uno XD c’è gnocca almeno? che a me dei motori e dell’olio importa una sega :( come si dice finemente
Poca gnocca (almeno in questo). Tre donne in tutto. Mah.