Be proud

Posted by on Giu 13, 2011 in Me, myself | 6 comments

Per alcuni eravamo 500mila, per altri 1milione. Io non so quanti eravamo, so solo che io c’ero. Ero in mezzo a quella folla festosa e colorata, in mezzo a uomini che si tenevano per mano, donne che si baciavano, trans con le tette di fuori, drag queen con i boa di struzzo.

arcigay

Mi sono fatta tutto il corteo, ho ballato la musica tecno e Raffaella Carrà, ho fotografato persone, ho applaudito. E mi sono commossa. Due volte. Sarà il periodo premestruale, ma quando è partito il corteo, quando hanno cominciato a sventolare gli arcobaleni, mi è scappata la lacrimuccia, e per fortuna avevo gli occhiali. È che mi sembrava  di essere stata catapultata in uno di quei telefilm di cui ho visto tutte le serie, quelli che trattano di omosessualità e che mi piacciono tanto. La seconda volta gli occhi lucidi mi sono venuti al passaggio del carro dell’AGEDO, l’associazione genitori di omosessuali. Lì ho battuto le mani fino a finirmele.

Sono partita con la convinzione che non mi sarei mai fatta tutta la parata, che ad un certo punto ne sarei uscita, avrei preso la metro e sarei andata a guadagnarmi il posto in prima fila al Circo Massimo, per vedere Lady Gaga da vicino. E invece sono rimasta lì, a riempirmi gli occhi di bella gente che finalmente si sentiva libera di camminare tenendosi la mano, senza la paura di occhi e bocche imbecilli che giudicano e insultano.

Io non ho rimorchiato (e quando mai), mio marito sì. Un ragazzo brasiliano, smilzo e sculettante, l’ha invitato ad andare con lui a sentire Lady Cacca, poi ha visto che c’ero anch’io e, guardandomi schifato come se fossi un millepiedi appena uscito da una fessura del pavimento, ha squittito is she your girlfriend? Gli abbiamo mostrato le fedi e lui se n’è andato, però non prima di avermi squadrato dall’alto in basso, aver scosso la testa in senso di dissenso misto a pena e aver detto a mio marito you’re beautiful boy, strizzandogli un capezzolo.

Lady Gaga l’avrei anche vista da vicino, se fossi stata alta il giusto, e invece è ingiusto che io sia bassa e per quanto mi possa sforzare, ci saranno sempre ggenti più alte di me davanti (essere alti più di un metro e cinquanta è abbastanza facile, a meno che non ci si trovi in Asia). Ad ogni modo, dopo due ore di attesa tra tttunz tttunz e improbabili ballerini alquanto svestiti, sul palco è apparsa Lei.

lady-gaga-europride-2011

Capelli verdi, un abito dell’ultima collezione di Gianni Versace e un luuungo discorso da fare, sui gay, sui diritti, su tante cose che lì per lì non ho capito perché in inglese sono una capra, ma comunque le battevo le mani perché sapevo che stava dicendo cose giuste e sacrosante (anche se con un po’ di retorica, ma ci sta). E poi ha cantato. Born this way e The edge of glory. Fantastica al piano, voce incredibbole.

Forse qualcuno si chiederà perché ho così tanto a cuore gli omosessuali, pur non essendo gay. Rispondo con le parole della Germanotta “Io sono figlia della diversità. Sono una che sente l’obbligo morale di esercitare questa potenzialità rivoluzionaria e fare del mondo un mondo migliore.”

Il discorso intero, tradotto, lo potete trovare qui e qui.

Ad ogni modo, qualsiasi cosa voi siate, siatene fieri, siate liberi.

6 Comments

  1. Spettacolo!!! Io non sono mai riuscita ad andare ad una manifestazione simile, capita sempre qlkosa per cui, alla fine, non riesco. Vedrò di inserirlo nella lista delle cose da fare l’anno prossimo :)
    In quanto all’utilità della Satta, non posso spiegartla sul blog, che è aperto al pubblico e potrebbe essere scorto anche dalla mente di persone particolarmente sensibbbbili o influenzabbbbili :)

  2. :’)

    bellissimo.

  3. dovevi trovare una lesbica per dare pan per focaccia al tuo omonimo :D c’era comunque svariata gente che conosco :/

    • c’erano alcune lesbiche veramente degne di nota, ma io non so rimorchiare, è risaputo :D

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