Questa settimana non è successo assolutamente niente, se non il fatto che io abbia mangiato una pizza dopo ben due mesi di astinenza. Ora aspetto con ansia i prossimi appuntamenti culinari: riandare al giappo e al messicano, ricucinare una lasagna come si deve e mangiare un panino vero che non sia molliccio e non sappia di cartone pressato.
Per il resto ho fatto un sacco di prove per il saggio di domenica prossima. Nonostante tutto, a quest’ora starò in teatro a cagarmi addosso. C’è gente che ha minacciato di farmi il filmino come alle recite delle elementari. Ecco, queste sono le cose che mi fanno venire l’ansia, mi preoccuperebbe meno se in giro circolasse un mio filmino hard fatto in tempi non sospetti.
Ah, oltre alle sei canzoni che già dovevo canzonare, me ne hanno aggiunte altre tre: Hey Jude dei Beatles, Knocking on heavens door dei Guns N’ Roses e, rullo di tamburi, Non me lo so spiegare di TIZIANO FERROAH.
Come farò a passare dalla Mannoia ai Queen, dai Linkin Park ai Beatles, non lo so mica, però ci provo. L’evento è gratuito, ma se mi portate delle birre già corrette al litio ve ne sarò grata.
Ma passiamo ai fatti salienti della settimana uebbistica.
1. È nata la Yarn Bombing Movement art. Trattasi di un movimento di guerriglia urbana che non usa bombolette spray sui muri, non pianta gerani in pezzi di terra incolti né tappezza le città di manifesti sociali, ma ricopre le cose con lavori a maglia. Se la mantellina che avete creato per il vostro chiwawa vi sembra un capolavoro, è perché non avete visto questi.
2. Le idee semplici sono sempre le più geniali e l’arte contemporanea ne è piena zeppa. Un tabellone. Centinaia di interruttori, ma illuminati solo una decina, quel tanto che basta per leggerci Hello World. Boh, io però c’avrei scritto Cazzo Guardi, ma per fortuna non sono un’artista.
3. Ci sono cose che se le avessi sapute prima…! Tipo, ho letto qui che il ristorante più caro di New York è il Del Posto dello chef Mario Batali. Una cena composta da 12 assaggi di prelibatezze come la carne cruda col tartufo o il prosciutto Di Parma o il Parmigiano Reggiano, costa 1.126 dollari a coppia. Però il vino è incluso eh! Ecco, se l’avessi saputo pvima sicuvamente duvante la mia pevmanenza a New Yovk ci savei andata a mangiave un paio di volte, invece che andave in quei luvidi Fast Food pieni di bambini uvlanti e patatine fvitte.
4. Si chiama Magic Carpet. Non vola, ma è l’unica cosa che non fa questo tappeto. È quasi bello come il divano polimorfo che avevo postato un po’ di tempo fa. Sono sicura che anche le mie gatte lo amerebbero come tiragraffi.
5. È fantasticamente geniale. Si chiama Read Your Book Case, è una libreria ideata da Saporiti. Appena l’ho vista ho pensato cavolo sembra il labirinto di Pac Man poi, guardandola bene, ho capito perché l’hanno chiamata così. Le mensoline all’interno sono personalizzabili. Mi sono innamorata.
6. Mai più palloncini da riempire d’acqua, mai più essere derisi dagli amici perché il palloncino ti cade dalle mani finendoti sui piedi e bagnandoti tutta (non è successo a me eh, nono). Qui c’è il futuro, ragazzi, il liquidator a confronto sembra una fionda del medioevo.
7. Ma lo sapevate che Ken ha compiuto 50 anni? Cioè, quando ci giocavo io, Ken era poco più che un ragazzo e se la spassava, era da solo in mezzo ad almeno quattro Barbie e tre Tania. Bei tempi. Se volete saperne di più, guardatevi l’esaustivo video di Bonsai, dove ho scoperto che Ken non si chiamava solo Ken, ma aveva anche un cognome, Carson. Non si finisce mai di imparare.
8. Chiudo con un video di animazione bello bello. Si chiama Zero, dura una dodicina di minuti, dove per i primi dieci non ho fatto altro che dire uuuuh con questa faccina :( Però è bello, eh, vale la pena di guardarlo.
Spero che questa domenica almeno alcuni di voi siano andati al mare, io mi sono abbronzata pulendo i balconi dalle cacche di piccione.
Ok, io ora VOGLIO il liquidator del futuro. Non posso più vivere senza.
Lo compro anch’io e poi facciamo la guerra! :D
ahaha! Volentieri!
Io voglio quel tappeto divano! Non ho 10cm2 di spazio in casa, ma lo VOGLIO, oh sì!
Hai la mia benedizione! Poi però ti obbligo ad ospitarmi, con la scusa che non ho mai visto la Francia, testo il magic carpet ;)
carino il video (e lo zampino di brendan o’brien non è male come garanzia) e appena mi faccio il loft quel divano è mio!
Ciao yespa! :D
Il loft è anche uno dei miei millemila progetti :)
Lo Yarn Bombing Movement art mi ha quasi commosso. Davvero :D