Non faccio altro che leggere che è settembre, siamo tornati in piena attività, piove, è freddo, basta mare, mettete le pinne nei vostri garage.
Ho passato gli ultimi giorni di agosto a fare programmi, programmi che riguardano me, la mia vita, quello che voglio fare, ma soprattutto quello che voglio essere. No, perché non si capisce, non lo capisco io, non lo capiscono gli altri, è tutto indefinito, una nuvola, un ammasso d’aria che si trasforma col vento. Solo che il vento è fermo, da un po’ non soffia, mi sfida, sta lì a dirmi “e ora, che fai?”
E mentre ci penso, cala il sole e poi risorge, e poi ricala e poi rispunta, e lo fa un sacco di volte, sempre uguale. E pure io, sempre uguale, me ne resto lì a programmare chissà cosa, diciamo niente, diciamo fuffa stantìa che comincia a puzzare di muffa, cambia solo una lettera, ma siamo lì.
Però ho fatto progressi. Adesso, se mi chiedono che progetti ho per il prossimo futuro, adesso sì, glieli so dire. Perché se a quindici anni non sai cosa vorrai diventare da grande, va bene, ma a trenta cominciano a guardarti strano. E allora ne ho scelti un paio dal mazzo di carte e pare che funzionino, la gente ci crede quando glieli dico, e allora quasi quasi comincio a crederci anch’io.
A volte penso che vorrei ricominciare da capo, altrove, e penso che in fondo sono fortunata perché potrei farlo e posso anche permettermi di farmi promesse che poi non mantengo e rimanere a godermi la mia vita che, tutto sommato, va bene uguale.
Solo non capisco perché ultimamente mi vengano fuori cose di tristezza e, lo giuro, non sono triste, è solo che vorrei una strada senza diramazioni, ché io mi distraggo. E anche un sacco di altre cose, il punto è sapere quali.
Ieri ho ripreso il lavoro riposata e piena di buoni propositi. Oggi sono già sgonfia, come se qualcuno avesse aperto il forno troppo presto.
Sono un muffin imploso, salvate i mirtilli.
And you run and you run to catch up with the sun, but it’s sinking
And racing around to come up behind you again
The sun is the same in the relative way,but you’re older
Shorter of breath and one day closer to death
Every year is getting shorter, never seem to find the time
plans that either come to naught or half page of scribbled lines
E’ scritto tutto qui. Qui e nel resto della canzone. E’ “Time”, dei buoni, cari, vecchi Pink Floyd. Un concentrato di saggezza. E’ normale Claudia, capita a tutti. Io mi difendo voltandomi e guardando indietro. E qualcosa c’è. Quella è la cosa importante.
Quindi dici che questa cosa dell’ansia di dover sempre guardare avanti e poi ancora più avanti si può facilmente risolvere guardandomi indietro ogni tanto? Ci proverò, intanto mi ascolto Time :)
C’è scritto anche: “Run, rabbit run, dig the hole, forget the Sun. And then, when the work is done, don’t give up: it’s time to dig another one ”
Io ho qualche anno più di trenta eppure ancòra non lo so che farò da grande. Credo sia un mio diritto non fare progetti e, più semplicemente, vivere.
Sì, direi che è un nostro diritto non farli, ma io non so vivere neanche alla giornata, dovrò trovare un’opportuna via di mezzo :)
una via di mezzo ;)
Io ho messo a fuoco da poco e di anni ne ho quasi trenta… Ce la farai anche tu! ;)
Sì, prima o poi ce la facciamo tutti. Credo.
Grazie ;)
Sicuro! ;)
Reblogged this on i cittadini prima di tutto.
A me piace piu’ questa:
“Una tana scava una tana, una tana scappa nella tana, una tana scava una tana e se vedi la iena vai!. Nella tana tu vivrai di più, scava tanto e vai più giù, nella tana c’è la libertà, la tua vita è tutta qua. Fango e argilla finchè ne vuoi, sono loro gli amici tuoi,
e se la tana la finirai, alleluia e da capo vai
Chi va là, Chi va là, chi va là chi va là …. e se vedi la iena ….. smammmmmmma.”
Qualche volta invidio una vita da suricato.
Ahahaha non conoscevo questa…cos’è, una filastrocca?
Potrebbe facilmente trasformarsi in “Una Claudia scava una fossa, ecc…” :D
smarrimento eh!? però mi sembri già a buon punto alla fine. pure se carte le hai pescate un po’ a caso, se però riesci a convincerti almeno ogni tanto secondo me sei già un bel po’ avanti! (io, tipo, sono indietrissimo!!!)
Dovrebbero fare i gruppi di auto mutuo aiuto, altro che alcolisti anonimi.
E’ che vivere non è affatto una cosa semplice, men che meno lo è prendere decisioni, almeno per me. Per la questione delle diramazioni, appunto. E perché poi non tutto dipende da noi, non sempre. Però tu hai sempre energia ed entusiasmo, questo aiuto, anche se ora i mirtilli vanno per i fatti loro…poi passa. Un bacetto!
Sì, credo anch’io. Il punto è che nel mio caso dipende davvero molto da me, però prima o poi riuscirò a sfornare muffin perfetti ;)
Bacio, Miss.
I buoni propositi del dopo ferie assomigliano molto a quelli del primo dell’anno. Io da un po’ di tempo ho smesso di fare troppi progetti. Ci pensa la vita a farli per me. Non mi fa mancare nulla. ;-)
Eh, vedi? Invece la mia, da un po’ di tempo, si è addormentata.
Dovrò svegliarla con le trombe! ;)
Sappi che sto per diventare noiosa e prevedibile… indovina cosa mi viene in mente, leggendo ANCHE questo post?
Sì, hai già capito, sto proprio per scriverti: “Uuh, quanto mi ricordi quello che mi passa per la testa! Uuh, quanto sono d’accordo con te! Uuh, anche i gufi fanno uuh!”.
Ma tu ignorami pure e, se puoi, conserva qualche mirtillo per me, passo a prenderli e ti regalo un nuovo timer per il forno. :)
Su “anche i gufi fanno uuh” sono morta, sappilo.
Mirtilli qui quanti ne vuoi, sempre :)
ai mirtilli ci penso io!!! :D
Meno male! :D
È tutta colpa loro: ci hanno cresciuti con quest’idea balorda di avere dei piani, di costruirseli in testa e poi metterli in atto secondo una concezione lineare e progressiva dell’esistenza e dei desideri. È colpa loro che ci hanno raccontato che potevamo/dovevamo scegliere cosa diventare e poi diventarlo. È colpa loro che non c’hanno avvisato che non era vero per nulla e che la vita è tutta questione di fortuite coincidenze e concatenazione di fatti che si dispongono casuali negli anni.
È tutta colpa loro. Loro chi? Boh! LORO, mica sono io, LORO!
(se non fosse chiaro: ti capisco e condivido in pieno, sarà per il nome che ci accomuna…)
Due Claudie su due, sarà un caso? ;)
E LORO manco io so chi sono, ma se li incontro, li accoppo ;)
Aver pescato delle carte significa già essere a buon punto,almeno hai scelto il gioco a cui giocare.Personalmente devo ancora decidere quale tipo di mazzo usare: carte napoletane,piacentine,da poker,quelle da uno o da mercante in fiera…propenderei per le ultime perchè mi è sempre piaciuto il mercante in fiera, nessuna strategia,nessun calcolo solo fortuna e un po’ d’intuito
Ecco, l’intuito, di quello ne ho a bidonate solo per ciò che riguarda i rapporti e le relazioni, ma niente non è ;)
E al mercante in fiera non so giocare, magari mi insegni!
Io di anni non ne ho trenta, anzi sono più vicina ai venti, però sto pensando le tue stesse identiche cose. Perché settembre, appunto, è il vero inizio dell’anno, altro che gennaio. E ci si comincia a chiedere cosa voglia fare la sottoscritta nella vita a parte leggere e studiare, ché prima o poi di studiare si finisce – o ci si stufa, ecco.
Il punto è che non lo so neanche io e quindi agli sguardi interrogativi non so proprio cosa rispondere. Però, ci sto lavorando. Perché mi sono accorta che con il tempo ho azzittito molte cose che avevo dentro, per vari motivi, tra cui la paura, l’ansia, e anche la pigrizia. Bisogna risvegliarle invece, queste cose, perché hanno da dire robe importanti. E poi lasciarsi anche un po’ portare – anche questa è una cosa che devo imparare, perché anche a me piace progettare, prevedere, assicurarmi una strada, avere il controllo della situazione, tutte cose che basta un niente e vanno a farsi friggere, perché la vita è così, a volte bisogna solo chiudere gli occhi e fare un passo.
Sì, hai ragione, chiudere gli occhi e buttarsi servirebbe. Sarà che ti mettono anche in testa che a trentanni le cose le devi ponderare e gli occhi li devi aprire, bah :)
(tu continua così)
Io mi sento di fare progetti sempre. Appena metto giù i piedi dal letto fino a quando comincio a sognare. Forse è quello che mi alimenta.
Oltre a tutto ciò che cucino, si capisce :)
L’importante è che ognuno trovi il proprio equilibrio e tu si vede benissimo che sei una donna molto equilibrata :*
Io non ci credo mica che vorresti una vita facile. Diritta. Lineare. Senza diramazioni, senza soprese, senza divagazioni. E visto che hai passato i quindici, ti dico anche che queste diramazioni costano fatica.
Diciamo così. Vorrei una vita facile e lineare per un po’, il tempo di capire quello che devo (voglio) fare, poi possono anche iniziare le stradine sterrate, i tornanti e tutto il resto :)
è la crisi dei trenta, poi passa e arriva quella dei trentuno e poi quella dei trentadue. Ma non temere, come vedi queste crisi durano poco, vanno e vengono
Tutto questo è di grande conforto, Pani, si vede che lei è un uomo saggio.
io vorrei aprire una ciclofficina. e oggi guardavo con invidia il barista fare i caffè. e devo ancora ricominciare il lavoro dopo le ferie, pensa te.
Ahahah noto con piacere che, chi più chi meno, siamo tutti messi molto bene :D
Ci vuole una svolta, ma non illusoria e passeggera come una manciata di giorni da un’altra parte. E poi basta con i piani, proviamo a fare i forti.
Ok, proviamoci.
Io faccio silenzio. E trattengo il mio forte desiderio di venire a fare due chiacchiere con te face to face. Che ora proprio non posso, poi non mi laureo più, ma lasciami un attimo finire.
Oh, abbiamo lo stesso forte desiderio. Pure io ti avevo detto che sarei venuta, poi come al solito la mia strada si è diramata, però questa è l’Italia, figurati se prima o poi non troviamo un punto d’incontro.
:*