Time-lapse

Posted by on Ott 10, 2012 in Me, myself | 47 comments

Perché andate tutti così veloce? Guidate tanto, parlate tanto, fate tutto tanto.
Lo so, vi vedo eh, che percorrete la strada come una staffetta, che avete gli appuntamenti, che sapete tutti dove dovete andare, perché quelli che non sanno dove devono andare magari si fermano e chiedono indicazioni o guardano i nomi delle strade. O non fanno niente, stanno lì e basta. Voi invece andate e vi affrettate, che altrimenti quell’altro arriva prima, magari da un’altra parte, prendendo un’altra strada, ma prima di voi.
Cos’è che dovete fare? Qualcosa di urgente, immediato, una cosa tipo salvare il mondo, ora, altrimenti siamo tutti spacciati. E domani pure, sennò saremo spacciati anche domani.

Fate vento. Mi passate a fianco e fate vento. Mi fate volare i lembi della sciarpina di cotone che ho al collo, mi vengono i brividi. A volte mi urtate e io mi incazzo, mi incazzo perché potreste passare più in là, invece di venirmi addosso, di spintonarmi mentre aspetto. L’autobus. Un amico. Che suoni il timer del forno. Aspetto e vorrei stare in pace, allontanare tutto questo vociare intorno, i clacson, le suonerie, i tacchi senza gommini.
Potreste fare più piano? Sciò, andate più in là, portate con voi i mulinelli, i tifoni e gli uragani, portateli via, mi sto bagnando le scarpe.

Vado anch’io dove andate voi, ma non aspettatemi, no, io poi vi raggiungo. Coi miei tempi, i tempi dilatati dalla passione, come diceva Proust. I tempi di chi ama perdersi e fare la strada più lunga, quella che esce fuori dalla città, che ha le pietruzze e le erbe che gli spuntano in mezzo.
Non prendetemi per mano, non ho bisogno di essere trascinata, io arrivo, ma dopo. Ma dopo voi sarete già più in là eppazienza, raccoglierò le briciole da dare ai piccioni e alle papere nei laghetti.

Ciao, ciao. Sì, ti ho visto, andavi di fretta, mi hai fatto un cenno, mi hai detto ti chiamo. Volevo risponderti, eri già lontano. Non ho fatto in tempo. Indugio troppo, il tempo non mi aspetta e io non aspetto lui, non ci piaciamo abbastanza, ognuno ha di meglio da fare. Io aspetto, lui va.
Dove? Dov’è che andate così veloce?

47 Comments

  1. Questo è amore!
    Dovresti vedere qui a Milano come corrono, sono matti, ed è questo correre che modella la città. Quando è estate e la gente non corre, Milano non è la stessa.
    Ne ho scritto proprio il mese scorso. Non so perché non ho ancora pubblicato.

    • Allora aspetto che lo pubblichi, per scrivere anche da te “Questo è amore!” :D

      • Eh! Io pure voglio leggere della Milano che corre!

  2. “Un uomo d’affari americano era in piedi sul molo di un piccolo villaggio costiero messicano, quando vide una barca con un pescatore a bordo. All’interno della piccola imbarcazione erano stipati diversi tonni pinna gialla di grandi dimensioni. L’americano si complimentò col pescatore messicano per la qualità del suo pesce.

    “Quanto tempo avete impiegato per catturarli?” Chiese l’americano.
    “Solo un pò ‘di tempo.” Rispose il messicano.

    “Perché non restate fuori in mare più a lungo e catturate più pesci?” Chiese ancora l’americano. ”Ho abbastanza per sostenere i bisogni immediati della mia famiglia.” Replicò il messicano.

    “Ma,” continuò l’americano: “Che cosa fai con il resto del tuo tempo?” Il pescatore disse: “Dormo fino a tardi, vendo il pesce, gioco con i miei figli, faccio la siesta con mia moglie, Maria, e la sera faccio delle lunghe passeggiate. Poi vado in paese a trovare gli amici che suonano la chitarra e bevo un buon bicchiere di vino in loro compagnia. Ho una vita piena e occupata, signore. ”

    L’americano beffardo: “Io sono un MBA di Harvard e potrei aiutarvi. Dovreste trascorrere più tempo a pescare e con il ricavato comprare una barca più grande, e con il ricavato della barca più grande comprarne altre; alla fine avreste una flotta di barche da pesca. ”

    “Invece di vendere il pescato a un intermediario bisognerebbe venderlo direttamente ai consumatori, per poi comprare una fabbrica. Così potrebbe controllare il prodotto, la lavorazione e la distribuzione.

    Lasciate questo villaggio e trasferitevi a Città del Messico, poi a Los Angeles e infine a New York, per espandere l’ azienda “.

    Il pescatore messicano chiese: “Ma signore, quanto tempo occorre per fare tutto questo?” Al che l’americano rispose: “15-20 anni”. ”Ma allora, signore?”

    L’americano sorridendo disse: “Adesso arriva la parte migliore: Quando è trascorso il tempo necessario si annuncia una IPO (Offerta pubblica iniziale) e si vendono un pò di azioni della società facendo un sacco di milioni.

    “Milioni? E poi?”

    L’americano disse lentamente: “Allora ci si può ritirare. Si va a vivere in un piccolo villaggio della costa dove si può dormire fino a tardi, pescare, vendere il pesce, giocare coi bambini, fare la siesta con la propria moglie, passeggiare per il paese la sera, bere un buon bicchiere di vino e suonare la chitarra con gli amici ….””

    • Bello. Le mire espansionistiche non sono per tutti, bisogna esserci portati.
      Da cosa è tratto? (ok, magari è un libro famosissimo e faccio la figura dell’ignorante) ;)

      • in realtà non lo so nemmeno io è una storiella che gira da un pò :) però il tuo post sulle cose veloci, gente che brucia le tappe per fare semplicemente di più ( che poi di più rispetto a cosa? )..mi ci ha fatto pensare

  3. Io ho bisogno che il tempo si fermi o che torni indietro. Non sono pronta per la perdita che mi attende dietro l’angolo.

    • La perdita? Uh…nessuno mai è pronto ad una perdita.

      • Già… E non c’è mai una ricetta per superare certe cose.

  4. Swishhhhh…
    (questo mi è piaciuto molto)

    • (ti dico la verità, è piaciuto anche a me scriverlo ed è strano perché, di solito, quando piace a me non piace a nessun altro e viceversa)

  5. Guarda, ad essere sincero, certe domande le farei a te! :D ahhahahhah Bacione lento Claudì!

    • La riflessione è scaturita proprio da questo periodo di tran tran senza sosta. Io non sono così, io vado lenta e ho bisogno di lentezza attorno a me :)

      • abbbragggiamoggiiiiii (con calma però)

  6. Hai notato che da quando c’è la crisi si corre di più? Come se aggiungendo ansia e stress si risolvessero i problemi. “Il tempo dilatato dalla passione” me la sono scritta in un pezzetto di cuore, grazie mille.

    • Da quando c’è la crisi dobbiamo correre perché sennò la ruota del criceto non gira, dicono. Tutte cavolate.

  7. Questo post è talmente bello che ti chiedo se lo posso ribloggare giù da me.

    • Ma certo! Onorata di essere ribloggata da te :)

  8. Mi chiedo spesso anch’io il perchè di tutta questa fretta, manco fossimo tutti il Bianconiglio. Nel lavoro, nel camminare, nel vestirsi, nel progettare. Nelle relazioni.

    • Io non ci sto, non sempre. E, a dire il vero, spesso faccio solo finta di correre veloce, in realtà vado molto molto piano :)

  9. Una volta correvo di più ora sto cominciando a godermi gli attimi, come la lettura di questo bel post :)

    • Grazie, stravagaria.
      Secondo me bisogna prendersi tutto il tempo necessario, che è diverso per ognuno, ma serve a tutti anche se facciamo finta di no :)

  10. Reblogged this on Castelli in aria.

  11. bisogna fare le cose lentamente, così non possiamo fare le cose intelligenti

  12. ooops volevo dire che dobbiamo fare le cose VELOCEMENTE, così non possiamo fare le cose intelligenti. e infatti l’ho dimostrato :)

    • LOL
      Infatti mi pareva strano come ragionamento, non capivo, pensavo di essere anche lenta di comprendonio. E invece. ;)

  13. Io ho la teoria per cui se salti e riesci a stare in aria, sotto la terra si sposta e ti muovi senza muoverti e quando atterri sei altrove, niente multe niente punti patente e niente impatto ambientale e non urti nessuno tantomeno claudiappì. Punto.

  14. plus, in teoria se riesci a stare in aria una mezz’oretta, atterri in sardegna. poi se vai al polo e fai due o tre giri intorno alla linea di cambiamento di data, e poi torni in italia, puoi scommettere alle corse dei cavalli conoscendo già il vincitore

    • Ecco e, dato che è mio amico, mi suggerisce dove puntare e vinco anch’io, divento milionaria e posso andare ancora più a rilento che in questo momento :)

  15. “Please could you stop the noise, I’m trying to get some rest?”, ti ho trovato la colonna sonora amica. Radiohead, Paranoid Android. E’ tua.

    • Bellissima, ogni tanto mi salta fuori dall’iPod, davvero. C’hai azzeccato, amica.

  16. perché non c’è tempo da perdere, diremmo o ci direbbero cattivi consigli. ma in realtà non c’è bisogno di andare da nessuna parte e a nessuna velocità. il mondo stesso verrà a trovarti, scrisse una volta kafka che di immobilità sappiamo fu maestro, tanto si fissava con le sue storie inchiodandosi appunto alla scrivania ehehe!! il mondo stesso, dicevamo, verrà a trovarti e si rotolerà estasiato ai tuoi piedi, non può farne a meno. bye

    • Uh, mi scodinzolerà come un cagnolino che fa le feste?
      Grazie, è una bellissima immagine, quella del mondo che viene a trovarmi.

  17. Questo è uno dei tuoi post più belli, Claudiappì, ragazza piena di talento come poche ce ne sono…brava!

    • Oddio, adesso mi imbarazzo.
      Grazie, Miss, davvero :*

  18. Ma che brava! Non solo sei stata capace di esprimere i tuoi pensieri, ma lo hai fatto usando una scrittura densa e ansimante che ben rispecchia il concetto. Per me, uno dei tuoi più belli e completi.

    • Grazie! *.*
      Oggi io e te ci siamo scambiate un po’ di bei pensieri, non voglio chiamarli complimenti. Il nostro ego gongola di felicità :D

  19. Sai cosa c’è??? Che nel tuo blog oltre a leggere le magnifiche cose che scrivi mi diverto anche a leggere i commenti! :)

    • Grazie! Mi fa piacere :)
      I commenti sono parte integrante di un blog, secondo me. Sono la continua del post ;)

  20. Hai ragione, è una corsa continua verso il miraggio di un approdo. Come se fossero tutti passi verso qualcosa che invece si allontana. Oggi ho fermato la macchina e ho guardato l’arcobaleno. Sono arrivato tardi, ma quell’arcobaleno era stupefacente.

    • E hai fatto benissimo. Anche quando arriviamo tardi, siamo sempre in tempo :)

  21. Ci sono arrivato. In ritardo, ma ero preso a correre di quì e poi di là. Ma cercherò di rallentare un po’, prendermela un pochino più con calma, a partire da stasera. Tranne quando faccio allenamento eh, lì non si scherza! ;)

  22. Ciao,
    Miss Fletcher mi scrive: “Questo devi leggerlo… ti piacerà!”.
    E effettivamente… :)

    Complimenti, bel post davvero.

    Ora, dopo il follow, vado a leggermi gli altri. Con calma, senza correre… ;)

    • Ma grazie, Karuso!
      Qui dentro ci trovi di tutto, come potrai notare, con calma, senza correre ;)

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  1. Cose belle dalla rete « Dear Miss Fletcher - [...] un suo stile ben definito, tutto suo. Non mi bastano gli aggettivi per lei, andate a leggervi il suo…

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