Mamma me lo chiedeva sempre quando, da piccola, mi beccava con le unghie sporche. Non ho mai capito il senso di quella domanda. Io ridevo e poi correvo in bagno a lavarmi le mani col sapone, ma me lo chiedo ancora adesso, qualche volta, anche se le unghie non mi si sporcano più, non in quel modo. Noi il gatto manco ce l’avevamo, per dire. Ma forse è che quando ti muore un gatto, magari lo seppellisci in giardino e, toccando la terra, le unghie ti diventano nere, forse è questa la spiegazione, e però quando uno è piccolo non è che pensa a gatti morti, unghie e fosse.
Avrei sempre potuto chiederglielo, è vero, ma mai che queste domande fondamentali ti vengano in mente quando stai al telefono o quando stai seduta alla stessa tavola, gomito a gomito, o a respirare lo stesso fumo di sigaretta sul balcone. Ma poi non chiedi, perché forse la spiegazione neanche ti interessa, sapere cosa c’entrino le unghie nere coi gatti morti non è così indispensabile, è solo un bel ricordo che tramanderai, è solo una cosa che magari dirai anche a tuo figlio quando gli prenderai le mani e ti accorgerai che ha le unghiette sporche, di polvere, cibo e chissà cos’altro. Senza sapere perché lo dici.
Ci sono cose, cose come questa e come molte altre, che voglio fare, dire, provare, senza sapere perché, senza chiedermi se hanno un senso e qual è. Facendo finta di scordarmi di chiedere, di non sapere a chi chiedere.
Perché tutto ha una spiegazione e, se chiedi, c’è sempre qualcuno che sa, che ti spiega, che ti dice il perché e il percome.
Ma voglio lasciare le cose più belle a crogiolarsi nell’incoscienza, come gatti spaparanzati al sole, gatti che non c’entrano nulla con le unghie dei bambini. O forse sì.
E sì, hai ragione Cla, non chiedere.
Bello leggerti, sempre.
Bacio :)
Bello tornare. Ancora un po’ anestetizzata, ma va bene uguale :)
Buona serata, Miss.
Reblogged this on i cittadini prima di tutto.
a me non l’hanno mai detto… quell’espressione me la rivolgono solo quando ho il viso triste :/ che poi, nemmeno noi abbiamo mai avuto gatti.
Più persone mi hanno detto di averla sentita solo nella tua stessa occasione, strano :)
Finalmente ti rileggo!
Comunque anche io come Ghost Tomato non avevo mai associato questa frase alle unghie sporche dei bambini, ma alla faccia triste… Non si smette mai di apprendere cose nuove.
Grazie,
Andrea :)
Sì, sono tornata, più o meno ;)
Grazie a te, Andrea!
Claudia guarda i gatti e gatti muoiono nel sole, mentre il sole fa l’amore con la luna…
Ahahah è più bello questo testo, strano che De Gregori non ci abbia pensato :)
Sono d’accordo con te. Anch’io ” voglio lasciare le cose più belle a crogiolarsi nell’incoscienza”. Ci sei mancata Claudia, a me e al mio gatto :-)
Anche voi a me :)
Tra un po’ finalmente potrò riprendere anche a leggervi :*
da incorniciare, specie l’ultimo paragrafo :)
Da incorniciare e buttare nel fuoco per ravvivarlo? (non è una metafora)
Comunque grazie, io faccio sempre quella che, ma grazie :)
Bentornata :)
Miao :)
Magari risporcandoti le unghie di nuovo, capirai :)
O anche no…
Un saluto..
J
Credo che passerò tutto il fine settimana a sporcarmi le unghie, chissà.
Ciao, John :)
ho letto il post toccando ferro….(e non solo) con le zampe…. ;-)
ahahah povero! :D
Chiedere è una delle cose più difficili di questo accidenti di mondo.
(“…ancora un po’ anestetizzata” l’hai scritto per modo di dire. Spero tutto bene, sì? ciao.)
Credo che, a volte, anche non chiedere sia difficilissimo :)
(comunque sì, sono anestetizzata in senso figurato, ma ho la brutta abitudine di non usare le virgolette. Grazie per il pensiero :*)
Alla Querceta nevica e i gatti si sono rifugiati in casa….mi sono guardata le unghie( o almeno ciò che è rimasto dopo una rosicchiata causa ansia da neve-prigionia…) e alcune sono…nere!!! ma i gatti sono vivissimi!
ahah ciao Giovanna!
Felice di risentirti. Chissà la rospa dove andrà a rifugiarsi ;)
Ciao Appì, bentornata.
Ci sei mancata, tu e il gatto nero che attraversa la strada e le unghie da strega. Recupera in fretta perchè non è piu’ Halloween ma siamo già sotto Natale.
Per il resto io la soluzione la so, perchè anche io non so quanti gatti ho fatto schiattare da piccolo, visto che avebo sempre le mani sporche.
Ma adesso faccio il sapientino saccente e antipatico e il mistero non te lo spiegherò mai mai mai
Gnegné tanto io non lo voglio sapere. E comunque sì, mi devo decisamente rimettere al passo coi tempi :)
euh, io a proposito del titolo, ricordo che quando ero triste perché mi era morto il gatto avrei troppo voluto che qualcuno mi chiedesse se mi era morto il gatto. Per poter rispondere “sììììììììììììììì” e scoppiare a piangere. Ovviamente non ho avuto questa triste gioia :(
:)
Se prima o poi ci incontreremo e ti vedró triste, te lo chiederò io…magari ti va di culo e ti sarà morto davvero :)
A Manchester in Inghilterra 60 anni fa mia madre (nata a Gorizia ma ha passato la sua infanzia a Palermo) mi diceva queste parole.
davvero per voi è un bel ricordo? a me fa orrore una cosa del genere
de gustibus
che posto orrendo! honletto altri commenti.. la gente è senza cuore che tristezza minfate