Io e Maia

Posted by on Dic 20, 2012 in Me, myself | 37 comments

Ogni volta che voi dite Maya, a me viene in mente la bambola con cui giocavo nel cortile dietro casa mia. Era altissima e bionda, più alta di me. Forse anche adesso, se ce l’avessi ancora, mi arriverebbe alla pancia. Sulla schiena aveva un cassettino che si apriva per infilarci il disco. Non mi ricordo cosa dicesse, forse mamma e poco altro, per questo evitavo di accenderla. Quando era spenta, lei parlava meglio, mi diceva se aveva sonno o fame, se preferiva la tazzina gialla o quella blu, se voleva camminare o restare seduta.

Si chiamava Maia, con la i perché la ipsilon a scuola non ce l’avevano ancora insegnata. Si chiamava come l’ape, che è la seconda cosa che mi viene in mente quando voi dite Maya. Nessun cataclisma, niente uragani né terremoti, nessuna invasione di cavallette o di alieni o di cavallette aliene. Solo ricordi di cucine rosa di plastica con piattini e polli e patatine di plastica, lo zabaione e i tarallucci a merenda, tutta la collezione di cassette Fivelandia sulla mensola vicino alla radio.
Giacobbo non ha potuto fare niente contro lo zoccolo duro dei miei ricordi.
E non può fare niente neanche chi, quasi tutti i giorni, da un po’, tiene a ricordarmi che potrebbe finire tutto davvero, che quello che sto mangiando potrebbe essere l’ultimo pacchetto di crackers, che dovrei chiamare le persone che non sento da troppo tempo, che “a Capodanno che programmi hai? Certo, sempre se i Maya…”

E se la fine del mondo fosse davvero la fine del mondo? Ma intendo la fine del mondo come potrebbe esserlo guardare il sole che entra dalle fessure delle tapparelle dopo aver passato una notte a fare l’amore, come farti sbavare addosso da tuo figlio che mette i dentini, come vedere per la prima volta un Paese che non hai mai visto. Se la fine del mondo fosse una roba bellissima, tipo che ci svegliamo ed è tutto cambiato, ed è tutto meglio, tipo che le persone si sorridono anche di mattina, che lavorano tutti, che hanno da bere e da mangiare, che hanno le cure alle loro malattie e funzionano, che fischiettano perché stanno bene, perché sanno dove stanno andando e da chi tornare, tutti. Un mondo che è la fine del mondo, dove sì, c’è sempre la fila alla posta e le macchine che ti bagnano passando a tutta velocità nelle pozzanghere, ma oh, stiamo tutti bene, ma bene davvero, non come la risposta automatica alla domanda automatica.

Se gliel’avessi chiesto, magari Maia me l’avrebbe descritta così, la fine del mondo. E invece parlavamo di Mark Owen dei Take That.

37 Comments

  1. A me piacerebbe conoscere la causa di questa fine del mondo, è che le cose mi piace capirle prima di crederle. Dovresti presentarmi Maia, così ci potrei fare due chiacchere anche io e chiedergli cosa ne pensa sui motivi della fine. Sono sicuro che dopo starei comunque meglio

  2. Allora questa fine sarebbe un inizio. Sarebbe gradito!
    Buona giornata Claudia..

    • Sì, un buon inizio. E si sa che chi ben comincia… :)

  3. Meravigliosa Claudia, con la tua bambola bionda e con questo post.
    Sì, mi piace proprio la fine del mondo secondo te, sì.
    E un nuovo mondo possiamo comunque costruirlo , vero? Anche senza aspettare che questo finisca.
    Un bacio Cla!

    • Già, potremmo costruirne uno parallelo. Io ogni tanto ci provo, è difficile, ma si può fare :)
      Bacio a te, Miss.

  4. La più bella descrizione della fine del mondo letta finora. Anche io sono impermeabile alle frasi secondo cui forse domani o dopo potremmo non esserci più, solleticano la mia parte caustica e devo trattenermi dal rispondere “Se non fai attenzione, la fine del mondo per te potrebbe arrivare anche al prossimo incrocio…” Brava Claudia! Come sempre…

    • Grazie :)
      Finalmente domani almeno una cosa finirà: il tormentone ;)

  5. Che poi mi domando, ma da dove viene “quella cosa è bellissima, è la fine del mondo”? Ed è una lettura bellissima Claudia, pregna della filosofia del pensiero positivo che a me piace tanto.

    • Non so da dove viene, però me lo chiedevo anch’io. Secondo me, l’Accademia della Crusca lo sa :)

  6. Sarebbe un bel mondo, quello in cui le persone pensano alle piccole cose importantissime intorno a sé piuttosto che ai millenarismi un tanto al chilo di Giacobbo e compagnia!
    Comunque, non vedo l’ora che passi il 21… così cominciano le ferie natalizie!
    Saluta Giacobbo anche da parte mia…

    • Madonna, anch’io. Domani è l’ultimo giorno in ufficio e non vedo l’ora :)

  7. in tempi non sospetti, mi immaginavo che la questione della fine del mondo avrebbe sicuramente ingrossato e ingrassato i circuiti mediatici, che oculatamente scelgono questa come notizia-riempitivo a scapito di altre che meriterebbero ben altra attenzione ma su cui è meglio soprassedere. quello che non mi immaginavo era il seguito e l’appiglio che la faccenda ha trovato nella scaramanzia quotidiana di una quantità inverosimile di persone. bel post, davvero piacevole.

    • Grazie :)
      Il fatto è che siamo sempre i soliti, noi italiani. Amici che vivono all’estero mi hanno detto che la gente non si è fissata come ci siamo fissati noi ;)

  8. Hai scritto un post che è “la fine del mondo” :)

  9. Lascio la fine del mondo al resto del mondo e mi tengo per me la tua bella penna. Fresca, originale, mai scontata.Brava davvero Claudia. (Ma di che cavolo parlavi con la tua bambola Maia? Le cose sono due: o sei stata un’adolescente precoce oppure una bimba fino a 16 anni ;-)

    • Eh, parlavo dei Take That che all’epoca erano nel fior fiore della loro carriera e passavamo i pomeriggi a sfogliare il Cioè.
      In seconda elementare ero già avantissimo :D

  10. maia, non so scritto come, era: una tizia di un anno meno di me, che a 13 anni mi pareva strafighissima. Ovviamente mi è capitato di vederla su fb, oramai è da buttare via. Una tizia della mia età, che era diciamo robusta e faceva ginnastica artistica. Eh insomma, immaginiamola, senza voler essere offensivi era decisamente buffa.

    • E insomma, immaginiamocela tipo una foca del circo su una palla.

  11. Ma come Mark Owen?! Robbie Williams tutta la vita!

    • Solo perché lui era bassino e bellino, io ero bassina e bellina, allora credevo fossimo destinati a stare insieme.

  12. Che poi è proprio la comunità Maya che non crede alla fine di un’epoca e non del mondo. Curiosamente ho pensato anch’io ad un mondo migliore. Creiamolo, anche se non succede niente. ^_^

  13. Sei tu “la fine del mondo” nell’accezione più positiva del termine.
    Buon natale cara claudia.

    • Mari, sei sempre bellissima, nell’accezione più ampia del termine.
      Buon Natale a te :*

  14. ma non è già così?

  15. Questo post è bellissimo, nient’altro da dire. :)

  16. Questo l’ho letto con calma oggi, uscita dalla frenesia delle ultime settimane… in cui però c’è stato lo spazio, nonostante l’approccio analitico e scientifico che una si sforza di avere in queste occasioni, per il pensiero ‘c’è quella cosa della fine del mondo’. E beh, che dire, i miei eventi si sono messi in modo vagamente più positivo proprio il venti, dopo giorni di melma, e mi sono ritenuta vagamente soddisfatta, che se la fine del mondo fosse come la descrivi tu, sempre meglio arrivarci già con il sorriso, tanto per essere nel giusto mood. Poi è arrivato il ventidue, e ho pensato, possiamo ancora fare di meglio, per fortuna.

    Bella la prospettiva che mi hai regalato in questi minuti, bella la fine del mondo bella.
    A questo punto, forse ‘peccato’… comunque, auguri.
    :)

    • Auguri anche a te.
      Sono sicura che tu e tante altre persone che conosco solo da quello che scrivono, e forse un po’ anch’io, contribuiamo a fare del mondo un mondo più bello. O almeno ci proviamo.
      <3

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