(E)stinta

Posted by on Apr 28, 2014 in Me, myself | 20 comments

Sono viva.
Si dice sempre così quando è da un po’ di tempo che non ci si fa sentire.
Eppure non è che sia tanto viva, diciamo piuttosto che sono un po’ stinta, anche con la e davanti. Una maglietta lavata troppe volte a 40° in lavatrice.
Quando vorrei stendermi al sole, piove. Quando il sole c’è, mi rinchiudo nella cesta dei panni sporchi. Io e il tempo non ci siamo mai sincronizzati, questa è la verità.
Sono almeno due mesi che se mi chiedono come sto, io ci penso troppo, e poi rispondo insomma, ho passato momenti migliori. E c’era un tempo in cui rispondevo benissimo, da non crederci.
Ma adesso sono andata a controllare l’archivio dei post del blog, non è anche a questo che servono, i blog? Ad andare a ritroso nel tempo e confrontarti con quella che eri? A darti la possibilità di dire ma che palle, sono sempre la stessa solfa? Quindi sono tornata indietro a marzo e aprile dello scorso anno, e stavo uguale uguale. Allora è tutto ok, sopravvivrò anche questa volta.

Eppure ho mangiato le banane fritte africane, che in realtà sanno di patate, me le ha cucinate mia madre il giorno di Pasqua, perché da un sacco di anni nella mia famiglia abbiamo abbandonato anche l’ultimo rimasuglio di tradizionalità. Io ho portato la cheesecake, per dire. Colombe e agnelli sono stati risparmiati anche questa volta.
Ho fatto un sacco di foto sdraiata nell’erba come le vere modelle, ma nonostante la Reflex e la bravura di una mano capace, sul mio volto si leggeva il terrore che mi entrassero le formiche nei capelli, o i millepiedi o, chessò, le zecche.
Ho capito che, dato un tema, sono un fenomeno a tirar fuori le idee, mi bastano pochi minuti. Però non so dare i temi e non so realizzare le idee, sono il messaggio all’interno dei biscotti della fortuna, il giochino da montare che esce dall’uovo di Pasqua, il mobile Ikea in centinaia di pezzi. Il prima e il dopo non sono cose che mi competono, vedetevela voi, sono cazzi vostri.
Mi hanno fatto provare un prodotto miracoloso energizzante che a me però mette sonno, forse non l’hanno testato sulle persone che funzionano un po’ al contrario, però sa di mirtillo ed è buono.
Ho fatto ordine nella mia vita partendo dalle borse. Ho scoperto di avere borse che non ricordavo di aver mai comprato, alcune le ho disconosciute per quanto erano brutte, ma le ho tenute per i travestimenti di Carnevale. In ognuna ci ho trovato un pacchetto di fazzolettini, un burrocacao e una bustina di Oki, adesso ho la scorta per almeno un anno.

Questa sarà una bella settimana, perché lavorerò solo fino a mercoledì, perché sulla mia pelle sbocceranno i fiori di ciliegio (che adesso sono solo una bozza ma domani diventeranno rosa), perché andrò nella terra del sole, cuore, amore e orecchiette e poi boh, perché voglio che lo sia.

Se questo post fosse un foglio di carta, sarebbe una di quelle volte in cui accartoccio tutto e butto nel cestino, ma ultimamente faccio così tanta fatica a scrivere pensieri più lunghi di due righe che gli voglio dare una possibilità.

Sono solo un po’ spenta, ho bisogno di smuovere la brace.

20 Comments

  1. Anch’io stavo rileggendo i miei vecchi post, era un anno che non scrivevo sul mio blog. Ho capito, rileggendomi, quanto abbia fatto bene ad apportare dei cambiamenti, almeno nelle cose che mi ossessionavano da sempre e che mai mi decidevo a fare. Ora non sono tranquilla, ma almeno ho fatto dei piccoli passi avanti. Forse hai bisogno di qualche novità stimolante per ritrovare la tua carica innata! ;)

    • Il fatto è che spesso le novità stimolanti me le creo, ma non sempre ci riesco. Spero che a ‘sto giro mi cadano dal cielo :D

      Sono contenta che ti sia disossessionata (so che non esiste), io ci provo da una vita, ma ho ancora una lunga strada davanti :D

  2. Soffiamo.

    • Meno male che qualcuno mi aiuta e non resta a guardare ;)

  3. Se questo post fosse un foglio di carta, ne faresti un aeroplanino e lo lanceresti dalla finestra, così qualcuno lo leggerebbe e sentirebbe smuovere le sue, di braci.

    (Ellapeppa)

    • Vedi? Ogni volta che ho voglia di buttare qualcosa e tirare la catenella, mi devo ricordare che c’è sempre qualcuno che apprezza :)

      (grazie)

  4. Ecco, vedi di smuovere la brace e non lo stomaco.
    (Quegli Oki saranno scaduti, ma tu lo sai, vero? :P)

    Bacio. Bentornata?

    • Hai fatto bene a metterci quel punto interrogativo.
      Chi lo sa? ;)

      Bacio a te.

  5. “smuovere la brace” è un’immagine meravigliosa. Ah, come sai evocare tu sensazioni ed inquadrature!! :)

    • Oh, ma grazie. Dimmi che stai soffiando anche tu, qui serve forza lavoro! :D

  6. Cla, meno male che questo post non è su foglio di carta, sarebbe stato un peccato appallotarlo e buttarlo nel cestino.
    Soffio anch’io insieme a Simone e a tutti gli altri! Un bacione!

    • Commenti incrociati in ogni dove.
      Sei un tesoro :*

  7. E-missione di soffi da ogni dove, si incrociano su te ;)

    • Mi sta quasi per volare il parrucchino! :D

  8. Claudia, tu sei bella anche così. Sotto la cenere. La cenere prima si usava per lavare…Baci

    • È vero ;)

      Grazie, Sandra. Baci a te.

  9. Questo post mi sa di un insieme di altri post più grandi che avresti potuto scrivere e non hai voluto. O voluto scrivere e non potuto, boh. E’ la tua fotografia di questo momento: non una bella cosa (non ora almeno) ma un insieme di belle cose.

    • Più non potuto e forse neanche voluto, un insieme di entrambe le cose :)

  10. fare ordine nella propria vita partendo dalle borse! metodo simpaticamente femminile :-)
    “dato un tema so tirare fuori le idee in pochi minuti”, mi viene voglia di dartelo. in questi giorni mi frulla in testa “il corpo del reato”, mi frulla, mi affascina, ma non so cavarne niente!
    prova tu.
    ciao
    ml

    • Ultimamente sono più ferrata coi temi pratici. Risoluzione di problemi, cose così.
      Però “il corpo del reato”, uhm, vediamo :)

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