Gli amori si trasformano.
Alcuni diventano grandi insieme, scalano le montagne e arrivano su su fino a quando non c’è un più su da salire e poi se ne restano lì a contemplare il panorama, il tempo che è passato, le cose fatte e quelle che no.
Altri si distraggono, si perdono e si ritrovano, vagano, si separano e si riuniscono più forti, diversi, si divertono a dondolarsi in una enorme altalena e in alcuni momenti li vedi pure andare in sincrono, ma poi di nuovo su e giù perché è così che gli piace, li fa stare bene, li fa sentire liberi di andare quando vogliono andarsene e tornare da dove se n’erano andati quando vogliono tornare.
Gli amori non restano mai fermi anche se da fuori sembra così.
Gli amori cambiano e diventano qualcos’altro che sempre amore è.
Gli amori, quelli che io chiamo amori, non finiscono. Fanno dei giri immensi e poi ritornano, come diceva qualcuno.
Ma anche se non ritornano restano, in qualche modo, sempre qua.
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