Stavo pensando che da quando mi conosco, vale a dire all’incirca una trentina d’anni, non sono mai stata non innamorata.
Single sì, e per un sacco di anni pure, ma sempre innamorata di qualcuno, a volte di più persone contemporaneamente (sì, è possibile, fatevene una ragione). Sapete quelle robe smielate dell’ultimo pensiero prima di andare a dormire e il primo appena svegli? Ecco, io non saprei vivere altrimenti, non ci sono proprio mai stata abituata.
All’asilo, tipo, c’era un bambino che mi chiese di sposarlo, ma subito, proprio i primi giorni. E io, che ero ancora esente da cinismo e acidume adolescenziali, ero felice che quel bambino moccoloso volesse sposare proprio me e non la Shirley Temple de’ noantri, quella che sul sacchetto c’aveva stampato il gattino. Noi avevamo i sacchetti tutti identici, all’asilo, i maschi azzurri e le femmine
rosa, non erano ammessi i gialli, i verdi e i rossi, solo azzurri e rosa. E su ogni sacchetto c’era un animaletto stampato, così c’era chi c’aveva il gattino e il cagnolino e l’elefantino e chi, una a caso, c’aveva la formica. Cioè, la f o r m i c a. E quel bambino voleva sposare me, una che c’aveva la formica sul sacchetto, allora io lo amavo e gli davo sempre la manina durante il girotondo. Però poi non ci siamo sposati davvero, se mi ricordassi il suo nome potrei cercarlo su feisbuc, ma ho paura, potrebbe essere diventato un camionista col calendario di Sara Tommasi nella cabina o, peggio, un esaltato che fa i provini per il Grande Fratello.
Alle elementari, poi, ho vissuto una bellissima storia d’amore riassumibile in due righi. Per anni, ho sperato che il bambino che mi piaceva mi chiedesse di fidanzarmi con lui e poi, quando finalmente giunse quel giorno, gli dissi di no. Non è andata proprio così, la faccenda è più complicata. Diciamo che prima di dargli una risposta ho voluto consultarmi con mia madre che, preoccupata chiaramente da eventuali precoci rapporti sessuali, mi ha consigliato, dall’alto della sua esperienza di madreh, di dirgli che potevamo essere amici. E io così gli ho detto. Il resto è storia. No, perché a quell’età non è che i bambini chiedono il perché e il percome. Se gli metti una crocetta sul NO di “Vuoi essere la
mia fidanzata?”, incassano e zitti. Punto.
La parte più tormentata delle mie storie d’amore inizia con le medie e finisce con le superiori. Chili di diari segreti, fiumi di lacrime, cuori spezzati, ripicche, tradimenti, amori lontani, amori platonici, amori non corrisposti. Se fossi cresciuta in Sud America, sarei diventata autrice di telenovelas, il mio destino era scritto. Ma sono nata in Italia e quindi sono diventata solo una grande ammiratrice di Grecia Colmenares.
E poi mi sono sposata. Dicono che il matrimonio sia la tomba dell’amore, mah, a me piace vederlo più come un divano, un divano col tavolino vicino, un divano col tavolino vicino e una bibita sopra, e la musica di sottofondo, e un libro, e il telecomando se ti va di vedere la tv, e le pantofole, lì a terra, ché magari ogni tanto devi andare in bagno o a fare una passeggiata.
Uh, che meraviglia di post! No, no, non lo cercare il bambino dell’asilo, per carità! A parte che non vorrei che ti venisse l’idea balzana di andare dalla Defilippi per trovarlo, cosa che da te mai mi aspetterei…ma poi davvero rischi di trovarti un panzuto stempiato, non si sa mai, eh! Meglio ricordarlo così!
Eh, l’amore…sospiro! Il matrimonio penso che sia esattamente quella cosa lì che hai scritto tu, ecco!
Bacio, Cla…
Eeeeeh *sospiro* anch’io, io sono innamorata dell’amore (come disse qualcuno che adesso non mi viene in mente, forse Lory Del Santo in un’intervista a Barbara D’Urso) :)
Non credo all’amore in parallelo, perlomeno nella mia esperienza i due di picche ricevuti sono stati seriali e continueranno a esserlo.
Citazione per citazione, pensando al matrimonio, ad alcuni matrimoni, mi viene in mente:
“e sono innamorati da dieci anni con una donna che non hanno amato mai.”
Cioè, credi che l’amore sia sempre non ricambiato? :)
Ognuno, è vero, ha una concezione dell’amore abbastanza legata alle proprie esperienze, ma (senza scadere ne La Posta del Cuore) secondo me bisogna provarci sempre e amare sempre e cercare sempre, la rassegnazione è la migliore amica dei due di picche ;)
La rassegnazione è un “buon” modo per evitare il due di picche.
Non credo che l’amore sia sempre non ricambiato, la realtà non è per fortuna così e l’esperienza personale è per l’appunto non generalizzabile (questa frase neppure il miglior Alberoni… :-))
Ebbrava la mia tenera e intelligentissima figlia. Sì, il matrimonio è esattamente quelle cose lì. Aggiungo solo un particolare non meno importante: avere accanto un PiccoloSabato che condivida con la stessa tenerezza e intelligenza.
Ma com’è sta storia che alle tue elementari ero già così preoccupata sui rapporti precoci? Ma che mamma ansiogena sono stata? Però…. ti ho fatto un gran regalo. Pensa se davvero oggi sul tuo divano ci fosse un “panzuto stempiato ” come dice @Miss e che rutta e gli puzzano i piedi. e….psssss….PiccoloSabato!….che gran regalo ho fatto a te preservando (Amen) questa perla rara :)
(250€)
E chi lo può sapere, adesso io potrei avere dieci figli e aspettare il mio marito panzone che rientra dopo una giornataccia di lavoro nei campi ed essere felice lo stesso e magari PiccoloSabato (che fa tanto nome degli antichi indiani d’America) starebbe con una mega strappona dell’Est.
Eh, e chi può saperlo :)
:) grazie per il sorriso…
Bacio, bella formichina ;)
Grazie a te per la bella e anche per la formichina ;)
:*
Io invece ho passato periodi totali di non innamoramento.
Ho vissuto amicizie intensissime… ma rifuggevo spesso il gran sentimento a causa della paura che serbavo in cuore.
Ecco, la paura. Ti capisco, Giovy, le paure che io ho risparmiato in amore le ho trasferite tutte su un altro aspetto della mia vita, ma vabbè, tutto non si può avere.
Bacio
Reblogged this on i cittadini prima di tutto.
No, infatti. Il matrimonio non è la tomba dell’amore. E’ solo la tomba del giusto svago solitario maschile. Nello specifico:
Il matrimonio è la tomba del podismo. Il matrimonio è la tomba della bicicletta. Il matrimonio è la tomba del vado al raduno. Il matrimonio è la tomba del quelconcertolamipiaceancheseèlontano…
Non il matrimonio con me :)
Si vede che hai un grande cuore colmo d’amore! Rileggere di Grecia Colmenares mi ha emozionato. Ho proprio fatto: “Oohh Grecia…” e sono certo di aver prodotto dell’umidità dagli occhi superiore alla norma. Grazie Claudia! :D
Matteo, ero indecisa tra lei e Luisa Kuliok. Lo sapevo che anche tu eri un grande estimatore ;*
io non ci ho mai creduto alla storia che il matrimonio è la tomba dell’amore. NOn è il pezzo di carta, la cerimonia, lo status di coniuge a spegnere l’amore. Forse lo è il divano: se è troppo comodo ci si abitua a sonnecchiare e scansare le difficoltà
Sonnecchiare e scansare le difficoltà potrebbe benissimo essere il leitmotiv della mia vita. I gatti non fanno altro, dovremmo farlo più spesso anche noi, altroché :)
Adoravo i capelli di Grecia Colmenares quando li vedevo mattina pomeriggio e sera su rete 4 nella tele di mia nonna! :P
Io pure, lunghissimi e boccolosi :D
Mi prefiguro già la Appì stravaccata sul divano a guardare la Telenovela Piemontese, mentre il marito martirio, in livrea e carrello munito, gira intorno al divano declamando “pizza, patatine, coca cola, birra,…”,” prego amore, la cannuccia è in omaggio…”, “desideri anche la copertina?'”.
Qui non solo tumuliamo l’amore, ma direi che lo imbalsamiamo, lo cremiamo e disperdiamo pure le ceneri in alta quota.
Tu? Proprio tu Appì? Laureata in chick-lit honoris causa fin dall’asilo, mi combini sto casino?
La tua è una fantastica idea che ancora non avevo sperimentato. Però, al posto delle telenovelas piemontesi, c’è Real Time (il mio canale fisso da quando ho il digitale).
Il mio divano è, invece, molto più movimentato di come lo disegni tu, caro Moka, tesoro ;)
Aahahahahahahaha, mio Dio, Grecia, l’avevo rimossa!!!! Ti adoro per avermela ricordata :D :D :D
Ahahahah l’immagine del tuo primo fidanzatino da adulto, ipotizzato camionista con calendario di Sara Tommasi, è il top!!! ahahah
Ma lo sai che avevo anch’io i grembiuli e il sacchetto così?! Però io avevo l’uccellino giallo stampato su.
un canarino *__*
Ecco sì, proprio lui in un lungo giro di parole!