Dieci anni dopo

Posted by on Gen 26, 2012 in Me, myself | 39 comments

Una volta sono andata a chiedere lavoro in un bar, era in una località di mare, e il bar era uno di quelli che sono aperti solo da giugno a settembre, il tempo di servire tutti i villeggianti perennemente in pareo e ciabattine. Non che avessi granché voglia di portare vassoi pieni di Schweppes e granite ai vecchi venuti a ballare i balli di gruppo, però anche alcuni amici erano parte dello staff altamente qualificato e allora io mi sono unita.

Il primo scoglio da superare è stato convincere il proprietario che fossi davvero maggiorenne. Ma questo è un dettaglio che ho aggiunto solo per tirarmela un po’, per dire che ho sempre dimostrato meno anni. Che poi se a trent’anni ne dimostri 25, va bene, se a 18 ne dimostri 15, la cosa è un po’ svilente. Pure nei bagni della scuola, tipo, quando squinzie del terzo anno si permettono di fare le altezzose perché pensano tu sia del primo e invece fai il quinto. Dovrebbero dare dei braccialetti colorati, alle superiori, un colore diverso per ogni anno. No, così, giusto per capire chi comanda.
[disclaimer: questo blog è contro il bullismo, eh, era solo un’idea]

E insomma, indossato il grembiulino, ho preso il blocchetto e la penna ed ho aspettato, impaziente, i primi avventori. Non serve dire che prima di quel giorno, l’unico vassoio che avessi mai portato era quello delle paste, dalla cucina al soggiorno di casa mia. Però non ho fatto cadere niente, sono anche riuscita a destreggiarmi senza difficoltà tra i culoni ondeggianti al ritmo della macarena. E sorridevo un sacco ai clienti, forse quel giorno ho davvero capito che nella vita avrei fatto quella che sorride, anche ai clienti. Ho sorriso anche quando una signora mi ha chiesto se le potevo portare un altro cono gelato perché la nipote, intenta a ballare sotto le casse del pianobarista, l’aveva fatto squagliare senza dargli manco una leccata. Poi, però, quando il titolare mi ha urlato che avrei dovuto fargli pagare anche il primo gelato, alla signora, e invece io le ho fatto pagare solo il secondo, allora lì non ho sorriso più. E ho anche capito che a sorridere sono brava, ma negli affari sono una chiavica.

E quindi quello è stato il mio primo e ultimo giorno da barista. Non è che non ci sono più andata per la storia del gelato, ma solo perché il proprietario mi ha detto che la prossima volta avrei dovuto togliere anche lo smalto nero. E insomma, io all’epoca ero una darkettona, mi voleva spogliare della mia espressività, voleva piegarmi al mainstream e invece io col cavolo che ci sono tornata, e poi a me i soldi me li dava nonna.

Sono partita dal paleolitico solo per dire che adesso ci riprovo. Allo Starbooks Coffee, però, non si balla la macarena e non ci sono bambini che fanno squagliare i gelati. In compenso, si fanno un sacco di chiacchierate su tutto quello che riguarda il mondo dei libri e dell’editoria. E ci sono anche un sacco di e-libri da leggere gratis. E se avessi lo smalto nero, potrei continuare tranquillamente a tenerlo, ma adesso lo smalto nero non lo metto più, ché sono una signora, io, anche se non ci crede nessuno.

Se vi va, potete venire di là ogni tanto, così testo i miei caffè su di voi, che siete amici, e se viene una ciofeca, lo so che me lo dite senza mezzi termini.

39 Comments

  1. Grande Claudia… :) Tutti su Starbooks

  2. ah! e io che pensavo che saresti andata sul serio da starbucks

    • Pani, se Starbucks apre in Italia, un pensierino ce lo faccio. Anche se sarebbe veramente dura resistere alla tentazione di mangiare mega chocolate cookies a tutte le ore :)

    • Pure io!! Non avevo nemmeno visto la differenza tra Starbooks e Starbucks -.-

  3. Ricordati che io aspetto il doppio whisky!

    • Quello lo so fare, sarò felice di servirtelo e, dato che ci sto, me lo faccio anch’io :)

      • Giusto. Chi non beve in compagnia o è un ladro o è una spia.

  4. Tutti a farsi le unghie nere. Filarehhhhh! XD

    • Vado a ricomprare lo smalto. Anche se nero fa troppo dark, opto per il grigio fumo scuro :D

  5. Le unghie nere non fanno più trend.
    La tua scrittura però potrebbe.
    Anzi tolgo il condizionale

  6. Senti bella gnoccona, smalto color fumo fa vecchia signora. Stile la fata turchina. Ti manca che ti colori i capelli di azzurrino…..Naaaa
    O fai la signora distinta con niente sopra…oppure qualcosa di sballante che so viola aggressivo o meglio Rosso sangue, così ci viene un Bloody Mary da urlo.
    In tutti i sensi….:)

    • Però “bella gnoccona” fa troppo peggiori bar di Caracas, eh, te lo dico :P

  7. E ho scoperto anche Starbooks, ti seguirò sicuramente :)

    • È molto interessante, Barbara, è proprio un bel progetto :)

  8. se mi fai vedere una foto di Claudiappì versione darkettona, io ti posso stupire con una di plus1gmt con una cresta di 20 centimetri sulla testa

  9. Ciao! Sono un tuo “follower”…si dice cosi?? :mrgreen:
    Ho apprezzato molto questo post e credo proprio che passerò spesso…magari, qualche volta, anche per prendere un caffè ;)
    Buona giornata…

  10. Una volta ci ho lavorato anch’io al bar, ma ho smesso perché era faticoso per il fisico. Mi sono scelto un lavoro faticoso per la mente e ora penso di essere diventato mezzo scemo a causa di quella scelta. Però se la feci forse ero scemo già a quei tempi. Benvenuta nella mia versione de “è nato prima l’uovo o la gallina”.
    In bocca al lupo.

    • Hai smesso perché tuo padre ha capito che era meglio farti studiare che lasciarti libero di spaccare tutti i bicchieri. Del suo bar.

  11. Conosco e frequento. :)

  12. Uh, io come Pani, lì per lì mi sono confusa, mica avevo capito, eh! Ora sì, ma grande Cla!
    Certo che passo, certo che sì! Tienimi un po’ di panna da mettere nel caffé :-)
    Bacetto!

  13. Bellissima idea!Pensa che io sogno da tempo di aprirne materialmente uno, non virtuale. Ma per quello materiale ci vogliono un mucchio di soldi:(

    • Vero, Sara…forse ne avevi anche parlato in qualche tuo post.
      Vabbè, io ti auguro di farcela, un giorno. Poi io vengo a trovarti, non saprò portare i vassoi, ma sono bravissima a mangiare e bere qualsiasi cosa :D

  14. In silenzio ti seguo da tempo e oggi ho messo il link sul mio blog. Complimenti ;-)

  15. Ma non ho capito questo starbooks dove si trova. Esiste un indirizzo? (Mi va bene sia che cominci con via… che con http..)
    Comunque sulle unghie nere, aveva ragione lui. Dovresti averlo capito oramai…

    • Nell’ultimo paragrafo c’è una densità di link da fare concorrenza alla popolazione di Manila :D
      Sulle unghie nere aveva ragione lui, ma io ancora sognavo e ancora lo faccio :)

  16. Sei fantastica

  17. Grande! :D
    Mi accodo.

    Io comunque nella mia esperienza lavorativa posso vantare più di uno strike di bicchieri, ma solo perché ero già diventata una signorina capace di scendere a compromessi e lo smalto me lo toglievo e pure la matita mettevo leggera.

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