A volte ritornano, le rubrichette.
E, dato che ritornano dopo un sacco di tempo, si portano dietro un bel po’ di roba. Adesso tiro fuori tutte le cose dagli scatoloni e inizio, eh.
1. Il fazzoletto da taschino fa sempre molto Luca Cordero di Montezemolo, ma in alcune occasioni bisogna proprio metterlo, sempre se non lo si sostituisce con un pocketbook, un block notes di 60 pagine, disponibile in rosso, crema e carbone. Riscriviamo il galateo, va, che mi pare pure ora.
2. Lo ammetto, a me i Power Rangers hanno sempre fatto molto cagare. Mi ascoltavo solo la sigla (ovviamente la primissima), poi lasciavo mia sorella con la bava alla bocca davanti alla tv e andavo a fare cose più interessanti, tipo farmi insegnare il punto a croce da mia zia. Sì, sono vecchia dentro. E però voglio segnalare, per gli amanti del genere, le felpe per sentirsi un po’ power e lottare contro i mostri di plastica coi movimenti a scatti.
3. Al motto di se hai un corpo, sei un atleta (cosa che, sinceramente, proprio no), la Nike ha realizzato questo braccialetto che misura tutte le nostre attività fisiche giornaliere e ci fa accumulare punti Nike fuel, che poi possono essere condivisi sui social con i nostri amici (e te pareva). Quindi se siete stati seduti col culo sul divano tutto il giorno, verrà il Nelson di turno a farvi AH AH! E il giorno dopo, come minimo vi alzerete alle sei del mattino per farvi una corsetta attorno al vostro condominio. Comprare per credere.
4. Termino la serie di accessori per gli uomini d’oggi con le infradito con la pianta di erba, che detta così non si capisce, però insomma, sono infradito che tu le metti e ti pare di camminare su un prato. Io ho iniziato tardi a camminare a piedi nudi sul prato, prima mi faceva schifo, avevo sempre paura di schiacciare qualche insetto, però poi ho capito che è bello e degli insetti me ne sono fregata. Potrebbe quasi essere la metafora della mia vita, ma non divaghiamo. Se le volete, le trovate qui, sono australiane e realizzate da Kusa.
5. In realtà, se proprio lo stile bucolico vi calza a pennello, potete anche fare pendant con il tavolo picNYC, progettato dallo studio di architettura Haiko Cornelissen. Solo che l’erba, in questo caso, è vera, quindi bisogna maneggiare con cura. Il bello è che se vi dovesse cadere l’acqua, nessuno si preoccuperebbe, anzi.
6. E se proprio vorreste vivere come il Barone Rampante, quindi il tavolo e le ciavatte non vi bastano, ci sono le fascette verdi con le foglioline per organizzare tutti i millemila cavi che invadono la vostra scrivania. Io lo so che ci sono, li vedo da qua.
7. Nei prossimi viaggi in auto vorremo sederci tutti sui sedili di dietro. La General Motors sta lavorando a degli speciali smart glass per i finestrini posteriori. Per ora sono capaci di dare informazioni sulla velocità, la localizzazione dell’auto e la durata del viaggio, ma (ed ecco la cosa che (mi) interessa di più) già si è lavorato ad un cartone animato interattivo e ad un’applicazione che permette di scrivere sul finestrino con le dita, come se fosse una lavagnetta (per i più piccoli, dicono loro, tzè).
8. Ecco, Glo è una di quelle cose di cui io mi innamoro a prima vista. È una lampada che ha tre sfere rimovibili, quindi te le puoi portare dietro, anche nel letto, perché non diventano bollenti. Si può scegliere un colore fisso o diversi, a rotazione, e la luce sfuma fino a spegnersi nell’arco di mezz’ora, così possiamo addormentarci senza la paura dell’uomo nero nell’armadio (ehm…).
9. È qualche giorno che gira questa cosa del letto facebook. Il designer croato, Tomislav Zvonaric, ha creato un modellino di un letto matrimoniale a forma di effe sdraiata, con annessa postazione computer. Dato che è ancora un modellino, propongo a Tomi di annetterci anche un water e un frigobar, così, giusto un consiglio disinteressato.
10. Rashad Alakbarov è un artista dell’Azerbaijan che ha reinventato il modo di fare le ombre cinesi. Lui le crea con oggetti qualsiasi, quelli che tutti abbiamo a casa (vabbè, più o meno). Ad ogni modo, fantastiche. Qui c’è tutta la gallery.
11. A me le nature morte hanno sempre affascinato, non le trovo per niente tristi. Ho cominciato ad odiarle solo quando, alle superiori, il prof di artistica si era fissato che dovevamo ricopiare le tavole da disegno tali e quali, di nostro pugno. E senza la carta carbone! Io ero negata e sì, ogni tanto mi aiutavo coi vetri delle finestre. Comunque, questo è un progetto di Süperfad e la natura è tutt’altro che morta.
12. Quella che sembrerebbe una tinozza con dei pesci dentro, in perfetto japanese style, in realtà è un dipinto. Riusuke Fukahori realizza queste opere d’arte 3d dipingendo con i colori acrilici su diversi strati di resina liquida trasparente e il video mostra l’intero procedimento, its veri affascinant!
13. Certo che avere una lampada del genere in casa, potrebbe essere un ottimo deterrente per i ladri. È un cactus realizzato da Miha Artnak con 20mila puntine da disegno.
14. Se non ci fosse scritto sopra Tampons a caratteri cubitali, queste scatole potrebbero stare benissimo tra quelle del tè e delle tisane. Hedah Okschirr ha dato un tocco retrò al packaging dei tamponi e ha realizzato delle scatole che, come lei stessa scrive, non devono più necessariamente essere nascoste nel mobiletto del bagno. Ecco.
15. Quando penso alla ceramica, mi vengono in mente sempre le vetrinette di mia nonna, ripiene di ninnoli di tutte le dimensioni, ricordi di matrimoni, battesimi e cresime. La ceramica mi sa di vecchio. Però per avere le tazze da tè di Lieke farei di tutto. Sono realizzate a mano con illustrazioni personalizzate, una ad una. Il fatto è che, non riuscendone a fare tante quante sono le richieste, ogni settimana vengono “sorteggiate” solo alcune fortunate persone dalla lista d’attesa, gli altri si attaccano.
16. Made in China è un progetto dell’artista Joe Black, che ha ricreato la foto di un soldato cinese (scattata da Robert Capa durante la guerra cino giapponese) utilizzando 5.500 soldatini, ovviamente made in China, ovviamente lui un pazzo.
17. Avete presente tutti quei film in cui, dopo la morte di un proprio caro, gli ereditieri vengono chiamati a guardare un video testamento? Ecco, chi non ha mai sognato di farlo? (il video, ma pure l’ereditiere, forse più il secondo, ma vabbè). Insomma, adesso si può. C’è un’applicazione per facebook che si chiama if i die e che permette di registrare videomessaggi o messaggi di testo da pubblicare post mortem sulla propria bacheca, ad intervalli scelti in fase di creazione, quindi anche per anni. Basta selezionare tre persone tra i propri amici che saranno i testimoni del tuo…come dire…decesso. Io, dato che stavo per tirare le cuoia pochi giorni fa, ho deciso che userò questa applicazione per rivelare il decimo segreto di Fatima, di cui sono detentrice, ma che da viva non posso rivelare perché poi gli alieni mi uccidono.
Alla prossima!
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Sono iscritto da anni al movimento internazionale di abolizione, no pardon, dalla cancellazione totale dalla faccia della terra, delle infradito.
Io penso che le infradito debbano essere sacrificate sull’altare dell’intelligenza umana. Ho terrore dei bipedi umani che le utilizzano. Sono biechi assassini in pectore. Quindi, e solo per quella, tolgo una stella al bellissimo post.
io porto le infradito. Devo preoccuparmi per la mia incolumità? (però no, quelle bucoloche, nemmeno se mi pagano)
se da anni porti le infradito devi assolutamente fare un corso di riabilitazione. Se vuoi, ma solo perchè mi stai simpatica. te lo faccio gratis io. Guarda non lo nego, è difficilissimo. Dovrai sudare sette camicie. Le infradito danno assuefazione e quindi sei tossica. Ma se ti fidi di me ce la possiamo fare assieme
Ma no, in realtà non mi interessano i corsi di riabilitazione. Mi interessa camminare comoda in estate e le infradito, incluse le birkenstok, mi stanno a pennello. Mi farò una ragione della tua antipatia, però!
Ma lo sai, masticone, che anch’io le odio, in realtà? Ho cominciato a portarle solo qualche anno fa, le metto per il mare :) È che a me proprio il fatto di avere tutto il piede esposto così, con quella roba tra l’alluce e il melluce, non va giù (ho scoperto adesso che l’indice del piede si chiama così).
Vabbè, adesso che lo sai, ridammi la stellina :D
Ti daro anche la luna e pure nel pozzo solo quando avrai fatto il mio corso riabilitativo (a te ti faccio pagare perche sei ricca). Le infradito hanno delle lobbies dei produttori terribili. Se non stai attenta finisci mobbizzata ovunque
Sono ricca, certo, certo, se vuoi te lo pago il doppio! :)
Comunque i Tampons sono affascinanti. Pensavo a qualche scherzo terribile da fare agli amanti del tè…
Ti immagini? ;)
La lampada, la lampada Glo! Cla compriamoci la lampada, con quelle belle lucette rosa :-)
Che meraviglia!
Sentivo la mancanza della tua rubrichetta! Bacetto domenicale!
Sapevo che ti sarebbe piaciuta! Che poi non costa manco tanto! :**
a me piacciono un po’ tutte, non saprei quale eliminare. Forse le felpe e il letto facebook. Ecco, quelle proprio non mi piacciono. E quasi quasi, con l’arrivo della primavera provo pure io a inventare qualcosa con l’erba. Ad esempio…potrei fare una poltrona d’erba, rivestire gli scalini di casa, il tetto della casetta di legno…
Sarebbe davvero un’ottima idea, pani.
Inutile dire che voglio le felpe dei Power rangers…
Ti ci vedo.
Dai, io mi compro il costume da mostro, così poi combattiamo :)
Da amante delle scarpe, vorrei provare quelle infradito :D
Però devo dire che mi incuriosisce molto l’idea degli smart glasses per le auto….e ho trovato geniale quei dipinti che sembrano a dir poco vivi!!
Buona domenica!
Se provi le infradito, poi fammi sapere la tua esperienza :D
Reblogged this on i cittadini prima di tutto.
Sei anche pazza. Anche.
Pazza non lo so, però qualche seduta di analisi non mi farebbe male ;)
ecco lo vedi. Lo vediiii è sempre la stessa malattia. Le infradito colpiscono la psiche senza che una se ne accorga. iscriviti al mio corso…believe me.
Che cose carine che hai scovato, bravissima!
Grazie, Barbara! Prima scrivevo un post del genere (più breve) ogni settimana, vedo se riesco a rifarlo :)
Finalmente! Ero in astinenza da rubrichetta (ricordo che mi spinse immediatamente a diventare tua assidua follower …). Le felpe dei Power Rangers sono quanto di più tamarro l’uomo abbia mai concepito … e anche un po’ il modellino del letto Facebook. Invece adoro il braccialettino Nike, sia mai che non mi persuada a fare un po’ di moto anch’io.
Le opere d’arte con le ombre cinesi sono una genialata pazzesca … io ho ancora qualche problema con l’ombra del coniglietto, figurarsi :(
Siamo in due, Sarè. Io con le mani non so fare niente, figuriamoci le ombre sul muro ;)
Mamma mia!!! Quando ho visto quelle felpe e quel letto l’ho pensato pure io!! Gniale invece il tipo delle ombre e geniale anche chi ha inventato il block notes da taschino (strano che sia stato inventato solo ora però…)
Che se inizi il lunedì mattina con le rubrichette di Claudiappì alla fine può anche darsi che la giornata non vada al 100% di merda. È un mio modo un po’ grunge di farti un complimentone, sappilo.
Uh, da grande voglio fare la alleviatrice di lunedì! Con un po’ di pratica potrei diventare brava :)
Grazie Aub!
Voglio troppo quella lampada!
Io voglio il braccialetto…
Poi posterei le prove documentali del fatto che la mia attività fisica rasenta lo zero ;)
P.S.: con l’erba no, ma io senza infradito d’estate non potrei vivere…
In effetti anch’io, bisogna andare fieri del pesaculismo atavico :D
Sarà che da piccolo non mi perdevo una puntata di Portobello, ma quando va in onda la rubrichetta dell’Appì, mi infervoro tutto, soprattutto quando abbondano le ‘Useless Things’, che per i nazionalisti è da tradurre come: ‘cose che sembrano figate, ma che dopo che le hai comprate si rivelano come emerite stronzate’.
La Pochette mi ha intrippato subito. Ho un rapporto burrascoso con la tecnologia in particolare con gli appuntamenti memorizzati sul cellulare. Ho un rapporto ‘lontano dagli occhi lontano dal cuore’ anche con l’agendina di carta, soprattutto quando ne perdo tre al mese.
Quindi ho detto: ‘il block notes finto fazzoletto è una vera figata’. Solo che, coordinata ci vuole la cravatta. E la cravatta di cartone è quel tocco da magister elegantiarum che realisticamente mi manca.
Quando la mattina faccio suonare la sveglia tre volte prima di alzarmi, di solito puccio la cravatta nel caffelatte. Segue lavaggio enegico e asciugatura con phone che nel caso della cravatta di cartone darebbe all’oggetto quell’aspetto ialuronico tipico delle labbra di Nina Moric.
Ho deciso che per il momento non apporterò cambiamenti al il mio abbigliamento trasandato e invece mi lancio sul pesce finto 3D, che fa pendant con la fontanella zen che mi hanno regalato per Natale.
Oh, ma guarda un po’, anch’io quando leggo i commenti del Moka mi infervoro tutta, soprattutto quando sono lunghi e mi fanno scappare le risate dalla bocca :)
Il letto di facebook con water e frigobar sarebbe perfetto per un monolocale. Più comodo di così….
ps- Rashad Alakbarov è favoloso. :) grazie per avermelo fatto scoprire. Anche gli altri non scherzano… ma lui è…. geniale….
Ciao!
Vero, quel tipo è proprio un genio :)
Le infradito mi hanno strappato un risatone perché mi è tornata in mente una vacanza di tanti anni fa, assieme a un amico che aveva delle infradito simili a queste. Non c’era l’erba, ma una roba simile, difficile da definire. Diceva che erano “massaggianti”. Fatto sta che arriva in spiaggia e, camminandoci, iniziano ad accumulare un quantitativo di sabbia incredibile, tanto da diventare pesantissime. Allora lui furbamente che fa, va a sciacquarle al mare; quella roba informe fa effetto spugna, e il peso si triplica. Comodissime, insomma!
Anche la tua storia mi ha strappato un risatone, perché ho capito perfettamente di quali infradito parli :D
Oddio l’applicazione “if i die”!!! Sto ridendo a crepapelle per il commento con più mi piace sotto il video di youtube: “Can’t wait to die” bhauahuauauhhua
Ahahah cosa mi hai ritirato fuori! :D
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