Gioielli, facce e topi [#34]

Posted by on Mar 18, 2012 in Eddai | 19 comments

Mi sono svegliata con un sorriso a trentaquattro denti, convinta che fosse sabato e che avessi ancora tutto il week-end davanti. Poi uno in tv ha detto domenica 18 marzo e io ho pensato ma come, domenica! E il sabato, l’ho saltato? Evidentemente è stato così entusiasmante che non ricordo di averlo vissuto. Ridatemelo, dai, voglio riprovarci.

Intanto vi segnalo un paio di cose belle, giusto ‘na decina.

1. Spesso parlo di block notes e memo, e il motivo è chiaro: quello che io non mi scrivo non esiste, quindi sono particolarmente sensibile al tema. Chissà se potrei risolvere parte del problema con questi anelli reminder. I primi sono di gomma, come i braccialetti Live Strong, solo che questi sono anelli su cui ci sono scritte cose tipo “restituire il libro”, “pagare le bollette”, “chiamare mamma”. Gli altri sono proprio memo di carta da mettere al dito e sì, c’è poco spazio, ma se avete una scrittura lilliputziana come la mia, lì sopra riuscite a farci entrare anche la lista della spesa mensile.

rings144893_3_600  2. Resto in tema gioielli sui generis, ché a noi le robe classiche non ci piacciono, noi siamo gente social, mica da solitario (ok, questa è orrenda). Comunque, ci sono degli orecchini che possono essere spediti come una cartolina, perché sono a pezzi che si possono assemblare per creare un sacco di animali, tipo la mucca, il cavallo, il tacchino, il canguro, il rinoceronte. Carini. Speditemi una cartolina, su, in cambio io vi mando quella di Macerata.

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3. Sulla mia scrivania campeggiano i cavi del Mac, dell’altro piccì, della stampante, del mixer, del microfono, delle cuffie, della lampada. Dietro al soggiorno, invece, si aggrovigliano quelli della tv, della Wii, del telefono, del lettore dvd, del Dolby. Ogni volta che ne devo staccare uno (per far posto ad un altro ndr.) mi sembra di stare in uno di quei film dove devi decidere se tagliare il filo rosso o quello blu per disinnescare una bomba a orologeria. Tuttoccciò per dire che trovo questi cable labels davvero utili. Ok, ce ne sono altri più sobri, ma l’idea degli omini che fanno le acrobazie tra i miei cavi mi mette allegria. Qui ci si rallegra con poco, sapevatelo.

feeldesain-the-mark-brothersjpg feeldesain-the-mark-brothers-cable-labels1 4. Anche i muri hanno gli occhi (dovrebbe essere una citazione, ma non chiedetemi di chi o cosa). Nikita Nomerz è una graffittara e una street artist russa. Ovunque lei passi, sulle pareti compaiono occhi e nasi e facce buffe. La mia preferita è la prima, anche se sono belle tutte.

street-art-nikita-nomerz-bringing-buildings-to-life-4 street-art-nikita-nomerz-bringing-buildings-to-life-7 street-art-nikita-nomerz-bringing-buildings-to-life-8 street-art-nikita-nomerz-bringing-buildings-to-life-14   5. Invece Kaarina Kaikkonen, un’artista finlandese famosa per le sue installazioni fatte con materiali semplici, sarà sicuramente convinta del fatto che i panni si lavano in casa e si stendono fuori. Forse l’idea le è venuta dopo una visita ai quartieri spagnoli di Napoli, non lo so, però l’impatto visivo è forte, decisamente.

feeldesain-Hangs-Laundry-Installation-12 feeldesain-Hangs-Laundry-Installation-14 feeldesain-Hangs-Laundry-Installation-19 6. Ehm coff coff, mi trasformo in fashion blogger per un attimo, anche se non sono proprio per niente credibile. È che nello shop di Emilio Cavallini si possono acquistare dei fantastici collant da uomo, con le stelline, a quadri, coi teschi. Ora, a parte che i ragazzi nelle foto già sono ridicoli pur essendo dei modelli, è più o meno mezz’ora che rido immaginando amici e colleghi coi collant. Ma la mia domanda è: perché? Poi, chi li compra? Voglio capire.

U5425-01 U5347-02 7. Non si riesce ancora a capire chi sia l’artefice dei cerchi nel grano, nonostante le millemila puntate di Voyager. Invece per i cerchi nella neve, la responsabile è  Sonja Hinrichsen. Sono bellissimi visti dall’alto e, come la natura, sono anche imprevedibili, perché potrebbero durare giorni o poche ore (dipende da quello che dice Giuliacci).

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8. Termino con un po’ di video visti su Il Post, che è uno dei miei punti di riferimento in quanto a video degni di nota. David Lynch (il regista di Twin Peaks, per intenderci) non si smentisce mai, neanche quando deve girare uno spot per invitare i newyorkesi a tenere pulita la città. Lo spot è stato girato nel 1991, musiche inquietanti e ratti malvagi. Mi piace.

9. Una coppia incinta gira un video in stop motion di tutti i nove mesi di gravidanza. Lei ha un bellissimo tatuaggio, una specie di quello che farò io, però il mio ha come soggetto un ramo coi fiori di ciliegio. Lo dico da almeno due anni. Comunque il video è carino, loro sono carini, il bimbo è carino, ma cazzo, ordinate quella stanza! Scusate, sono ascendente vergine.

 

10. Ieri è passato a miglior vita Chaleo Yoovidhya, l’inventore della Red Bull. È sua l’invenzione della bevanda energetica che io prendo sempre al pub e bevo anche a casa e le ggenti mi chiedono come faccio a bere quello schifo e io dico che la amo e loro non capiscono, perché sa di sciroppo e big babol alla fragola. Io a Chaleo gli farei un monumento, anche se per colpa sua una volta mi sono fatta venire il mal di pancia, perché ho assunto Red Bull tutte le sante sere, da sola, con la vodka, col ghiaccio, senza ghiaccio. Però grazie, Chaleo, resterai per sempre nel mio cuore e anche un po’ nel mio stomaco.

In suo onore, lo spot con Gesù che cammina sulle acque, o meglio sulle pietre nell’acqua.

 

E ora, per onorare il defunto, c’è giusto una lattina coi tori che mi aspetta in frigo.

Alla prossima!

19 Comments

  1. ok, i panni si stendono fuori ma poi chi li stira? Lei?

    • Questa è l’altra parte dell’installazione :)

  2. Bello!!! E visto che domani è la festa del papà facciamoci diseredare tutte quante regalando collant maschili con le stellette!

    • Ommadonna, che immagine mi hai fatto venire in mente! :D

  3. Scusate l’ingenuità, ma voi i panni dove li stendete? Io li ho sempre stesi fuori, tranne la relativamente breve parentesi romana durante la quale, non disponendo di balconi, mi attrezzavo con un minuscolo e scomodo stendino, (proporzionato alle dimensioni dell’appartamento, peraltro)

    • Anch’io li stendo fuori, ma con lo stendino :) E comunque non tra un palazzo e l’altro ;)

      • Ahh ecco, non avevo capito. Vivendo io in campagna posso permettermi di stenderli sul filo appeso da albero a muro o da muro a palo e varie altre combinazioni, ma anche a Roma, a San Lorenzo, ho visto fili stesi da palazzo a palazzo, sui cortili interni :D

  4. Il video di David Linch è strepitoso, musica sublime e perfetta!
    E poi a me garbano tantissimo quei cosini rossi con le etichettine da attaccare ai cavi, cosi poi non tocca fare la caccia al tesoro :-)
    Riguardo ai collant, uh…ma ci sarà davvero qualcuno che se li compra, Cla?
    Spero di no!
    Bacettini, coraggio che se oggi è domenica, domani è lunedi :-(

    • Non lo so chi li compra, Miss, vorrei conoscere il cliente tipo. Ne ha parlato anche la Littizzetto da Fazio, ieri sera, ho riso un sacco :)

      • Sì è vero, ti ho pensata mentre la ascoltavo :D

  5. Mi ha colpito la descrizione del risveglio con cancellazione di un giorno… A me a volte capita anche il viceversa, mi sveglio pensando sia domenica e invece scopro che è sabato… Che è una delle sensazioni più belle mai provate, e ti fa passare un weekend da sogno anche se non fai niente di niente…
    Bello questo blog, grazie a pani sono capitato qui, e mo’ ti follouo…

    • Ciao Wish, vero…molto meglio il contrario!
      Grazie per il follou :D

  6. Che belli i video e le foto a tema arte di questo giro, approvo in pieno e mi ha colpito pure il video della gravidanza, sarà che… sarà che…

  7. Questa storia dei collant l’avevo sentita in tivvù e ho provato un sentimento vicino al ribrezzo confermato dalle immagini. Ma come si fa, dai. Secondo me è soltanto una provocazione pubblicitaria. Sarei curioso di sapere quanti articoli stiano vendendo. Invece trovo utilissimi gli omini distingui-cavo. Ne piazzerei una quindicina attorno alla ciabatta che regola il funzionamento dell’acquario delle tartarughe. C’è tanta di quella roba che, ogni volta che devo sistemare qualcosa, subiscono uno shock. Stacco il riscaldatore e si spegne la luce, spengo la luce e smette di funzionare il filtro… :D

  8. Chissà se le cartoline-orecchino prevedono anche il pesce. Li prenderei subito! Sono convinta di essere un pesce in questi giorni! In verità passo da uno stato animale a un altro. Sono convinta di essere tutto tranne che un essere umano.

    Ma i muri non avevano le orecchie?

    Riguardo ai collant, infine, non so se sono peggio loro o i modelli.

    • Sei un pesciolino rosso di quelli con la coda bella? Sei il pesciolino Nemo? Ti ci vedo, nelle sembianze di un pesciolino, anche con le orecchie da scimmietta stai bene però! :*

      • Sìsì. Sono un pesciolino rosso con la coda leggera e grande, ma gli occhi più grandi di tutto il resto. Sono convintissima! :D Però è vero che anche essere una scimmia non è una brutta cosa. La coda lunga… sai che bella?!
        <3

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