Monete, campanelli e papere [#39]

Posted by on Apr 29, 2012 in Eddai | 20 comments

Giorni strani. Come quando stai in un posto e vorresti essere in un altro, fai una cosa e vorresti farne un’altra, poi fai quell’altra e vorresti tornare a fare quella prima. Capita a tutti, lo so, poi a me capita spesso, devo dire, solo che le altre volte durava poco, adesso è già una settimana. Poi vorrei anche sapere dove si comprano i tempi supplementari, mi basterebbero un paio d’ore al giorno, mica tante. E infatti lo vedete che da voi passo di meno? È perché anche vivendo dalle sette della mattina alle due di notte, non riesco a spuntare tutte le voci della to do list. Se facessi un lavoro importante e fossi ricca, mi farei l’assistente. Farei forse non è un verbo adeguato, ma voi siete gente di cultura e io non ho paura di usarlo.

Comunque è domenica e, per di più, si torna in ufficio mercoledì, quindi direi di parlare di altre liste (che è) meglio.

1. Ikea è famosa per le idee semplici ed economiche. Avevo sentito che avevano intenzione di darsi anche all’elettronica. E infatti. Questo rettangolo di cartone è una fotocamera digitale usa e getta. Va a pile stilo e può contenere fino a 40 foto nella memoria interna. Poi le foto si possono scaricare sul piccì attraverso la chiavetta usb che spunta da un lato. La troveremo presto negli Store Ikea, dicheno. Io non vedo l’ora di sapere come la chiameranno.

ikea-300x225 2. A proposito di foto. Almeno una volta nella vita abbiamo risposto alla domanda cosa porteresti su un’isola deserta. Però alla domanda cosa porteresti fuori di casa se stesse prendendo fuoco, io non avevo mai pensato. Il progetto fotografico di Foster Huntington, The Burning House, è una specie di foto intervista fatta di una sola domanda. Qui ci sono un po’ di risposte, sotto ci sono quelle che mi sono piaciute di più per qualche particolare (tipo la custodia del banjo a forma di bara) e poi, ovviamente, ho detto la mia pure io.

Dejana-house-on-fire-what-do-you-take Jean-Paul-ROSSETTI-house-on-fire-what-do-you-take Ashton-Ireland-house-on-fire-what-do-you-take Il mac, la t-shirt dei Barbapapà, la collana con la perla, le calamite, le fototessere del viaggio ad Amsterdam, Alien di Thierry Mugler, l’orsetto dei Pan di Stelle, le zeppe a fiori, il portafogli, l’origano vero dell’orto, la piastra, lo smartphone, il microfono, la scatola che fa muuuu. Ognuno di questi oggetti ha una storia bella dietro, magari qualche volta ve la racconto. I gatti e il marito non c’entravano nell’inquadratura, ma porterei via anche loro, eh.fire2 3. Avete presente quando vi danno il resto tutto di spiccioletti di rame e voi vorreste morire? E invece c’è gente che quei soldi li ricicla e li trasforma in una scultura. Gabriel Rufete crea figure umane con un sacco di centesimi saldati tra di loro. [via Colossal]

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4. I soldi non fanno la felicità, ma se entrate in una qualsiasi bar o ristorante asiatico, troverete  in bella mostra il classico gatto dorato, che alza ripetutamente la zampina per salutarvi. I Maneki neko (o gatti della fortuna) possono essere di vari colori, ma quelli oro, particolarmente, servono a portare fortuna, prosperità economica e clienti all’attività commerciale. E insomma, c’è questa installazione dell’artista tedesco Boris Petrovsky, realizzata con 520 gatti della fortuna “motorizzati”.  Il visitatore è invitato a scrivere una parola o una frase di massimo 40 lettere su cos’è per lui la felicità, e  il movimento delle zampe dei gatti farà apparire la scritta come se scorresse su un video.  Nel video si capisce meglio, credo,  anche se io faccio un sacco di fatica a leggere, ma sono notoriamente cecata, si sa.

5. Quando stavano montando il campanello del nostro appartamento, il tizio mi ha chiesto se preferissi il suono standard oppure uno degli altri a disposizione. Io avrei fatto il cambio solamente se avessero avuto il suono del campanello della Famiglia Addams, e invece non ce l’avevano e mi sono tenuta quello che puntualmente ogni volta mi fa saltare sulla sedia. Però il door knocker del designer Bobby Peterson mi piacerebbe assai, il toc toc elettrico, gegno.

6. Ne ha fatta di strada, la Rubber Duck di Florentijn Hofman. Questo artista è famoso per creare opere enormi, infatti la paperella gonfiabile misura 12 metri, per dire,  non proprio adatta ad una vasca da bagno. Però nei porti e nei laghi di un sacco di città di tutto il mondo ha galleggiato tranquilla, sollevando il morale e alleggerendo le giornate di chi ci si è imbattuto, come era nelle intenzioni dell’artista. Una papera di gomma ci salverà? Mmmh certo. [via TwistedSifter]

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8. E poi c’è questo video, Nuit Blanche, che io ho visto molto tempo fa e non capisco perché non ve ne abbia mai parlato. No, perché secondo me è bellissimo, e non ho altro da aggiungere.

Vado, sperando che sia una settimana con più tour e meno de force.

20 Comments

  1. sono un paio di settimane che ti seguo grazie ad un link di un’amica..
    non posso più esimermi dal farti i complimenti per questo piccolo spazio, per questo piccolo mondo che hai creato qui. Ma dove le trovi tutte queste chicche? No, non rispondermi, vorrei che rimanessi un pò il mago dal cilindro bianco. Sì nell’immaginario collettivo era nero il cilindro ma non è triste questo blog! Mi piace prendermi la libertà di definirlo una finestra di novità dal mondo, una ricerca di piccoli motivi per tornare ad apprezzare questa vita e questo mondo.
    Grazie per questa finestra sul mondo, per questo spazio di novità nelle nostre vite ;)

    • *__* grazie, rimango davvero senza parole. Spero di riuscire sempre a ciarpamare allegramente e a far uscire i coniglietti rosa dal cilindro (bianco) ;)

  2. Voglio quella papera porto antico di Genova, portatemela qui!
    Anzi, qua qua :-) !
    Cla attrezzati, che quando suonerò il campanello di casa Claudiappì voglio sentire la suoneria degli Addams!
    Bacetti e buona festa!

    • Miss, scriviamo a Hofman, dai! :D
      Comunque, quando mi vieni a trovare avvisami che mi ingegno, a costo di cantartela dall’altra parte della porta ;)

  3. diavolo e diamine! Non scherza mica la lettera D, eh?

  4. The Army of Luck è adorabile. Si fa un po’ fatica a leggere ma mettendo a schermo intero si distingue chiaramente “Have it your way” che non è male come ricetta per la felicità.
    Per quanto attiene ai tempi supplementari quando hai trovato dove si comprano per favore pubblicalo. Io ho sposato una frase di mia sorella che se vuoi ti presto: “Sono in ritardo con la vita”. ;)

    • Uuuuuhhh ma io ti adoro! Sei riuscito a leggere la scritta!
      La frase di tua sorella mi calza a pennello ;)

  5. La cosa della foto degli effetti personali è davvero patetica. Per questo pensavo di aderire.

  6. Io sono il classico cliente stronzo che va in negozio e paga un euro tutto a monete di 5 e 2 cent. Altro che statue! :D

    • Ahaha fai anche come i vecchi, che ci mettono mezz’ora a tirare fuori gli spiccetti dal borsello e contarli uno ad uno? ;)

  7. La paperellaaa! MUHAHAHUHAHAU!

  8. Al momento mi è impossibile fotografare gli oggetti che salverei, ma posso elencarli, perché altrimenti poi me ne dimentico e almeno, se li scrivo qui, poi restano da qualche parte e posso dormire sonni tranquilli.
    (Non sono una che si fissa sulle cose, nooo!)
    Dunque, salverei:
    -L’orsetto che mi ha regalato mio nonno quando sono nata;
    -Il mio Heartbreaker della Daisy Rock (un basso elettrico rosa shocking a forma di cuore, per intenderci. Essere tamarri e fingere di non saperlo: I’m doin’ it right.);
    -La macchina fotografica;
    -Tutti i libri che riuscirei a prendere nella foga del momento, ché tanto quelli insostituibili sono tutti vicini, sugli scaffali;
    -Qualche vestito, perché in fondo sono una donna.
    (Fidanzato e gatto dovrebbero poter fuggire da soli, essendo provvisti di gambe/zampe.)

    • All’orsetto mi ero quasi intenerita, poi ho continuato a leggere :D

      • Ho rovinato tutto con il basso tamarro, vero? XD

        • Direi più che altro che hai aggiustato il tiro ;)

  9. Uuuuhh!! Anche io voglio fare la foto alle cose da salvare in caso di incendio!! Ma quante ne posso scegliere?
    ps: Bellissimi i due video finali!!! :)

    • Roberto, puoi scegliere tutto quello che riesci a portare, se hai un carrellino, uno di quelli per fare la spesa, è ancora meglio! :D

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