Per favore, mi disdica tutti gli appuntamenti per le prossime due settimane.
Questo direi adesso, se avessi una segretaria. Il lei è dovuto al fatto che mi immagino sempre lavorare per una grande multinazionale, una roba come nei film, che più il tuo ufficio è ai piani alti, più conti. Una cosa tipo che la tua segretaria la conosci solo di nome, si chiama Lina, ma mica l’hai mai vista dal vivo, conosci solo la sua voce al telefono.
Però non è vero che mi piacerebbe, a pensarci bene. Non so come sarebbe avere una segretaria, di solito quella parte la impersono io, però sono sicura che le darei del tu e magari dopo un po’ sparleremmo di tutti quelli che ci capitano a tiro e poi lei farebbe la spia coi miei superiori, quelli che stanno più in alto di me, e io verrei licenziata, perché ho rivelato cose che non si possono rivelare.
Non so come, io so sempre cose che non si possono rivelare. Eppure non mi impiccio mai troppo, non chiedo, anche quando mi interessa. Ma c’avrò la faccia che ispira fiducia, evidentemente, e allora le cose mi giungono alle orecchie e io non è che sto lì a dire nono, non lo voglio sapere, perché poi un po’ lo voglio sapere e allora ascolto, ogni tanto faccio un commento, di solito è una faccia stupita, perché alcune cose sono proprio da ommioddio. Insomma, mi faccio i segreti degli altri. Prima ero anche una schiappa a mantenerli, infatti se qualcuno dovesse leggere questo post, qualcuno che mi ha rivelato un segreto tipo tre anni fa, ecco, sappia che molto probabilmente io ho cantato.
Però adesso sono brava, sono muta come una tomba, come un pesce, come quel ragazzo bellissimo che prendeva sempre l’autobus insieme a me, alle superiori. Era una cosa spettacolare, un viso che sembrava essere stato disegnato da uno bravo a disegnare e con tantissimo gusto estetico. Giocava a basket in un campetto davanti al quale io passavo sempre. I muscoli, la canotta, il sudo…vabbè, comunque era muto, me l’ha detto una mia amica in gran segreto.
Ad ogni modo, nessuno può spifferare niente a nessun altro, perché io la segretaria stronza e traditrice non ce l’ho e forse non ce l’avrò mai. Quindi, se voglio annullare gli impegni, dovrò ricorrere al metodo manuale, non basterà eliminarli da Google Calendar, anche se sarebbe veramente comodo.
È che sto scrivendo dopo una giornata di 12 ore in ufficio, devo ancora preparare la cena, devo piegare i panni che ormai sono diventati un tutt’uno con lo stendino, devo andare in palestra, rispondere a cinque mail, e di norma prima di rispondere alle mail bisognerebbe leggerle, devo fare la lista della spesa per domani, mancano i pomodori, lo scrivo qui così poi mi ricordo.
È tardissimo, vado a scongelare qualcosa di semipronto da semicucinare.
È stato bello.
Adoro la tua penna, così fluida e arguta! (:
Una volta lessi da qualche parte che il miglior modo per mantenere un segreto è confidarlo a un’unica persona… (;
Bacio,
Paola
Grazie, Paola! :)
Avevo letto anch’io qualcosa del genere, chissà dove :)
Bacio :*
Credo che l’intento del motto sia meno poetico di quanto appare… se io confido un segreto ad una sola persona, e vengo a sapere che c’è stata una fuga di notizie, so con chi andarmela a prendere… diciamo che è anche un metodo per testare l’affidabilità dei confidenti! ;)
Io a te i miei segreti li confiderei.
E comunque secondo me, un giorno o l’altro, la segretaria ce l’avrai.
E ti passerà le copie dei tuoi libri da autografare, al salone del libro di Torino, naturalmente ;-)
Bacetti Cla!
Uh, praticamente neanche nel migliore dei miei sogni :)
Bacioni, Miss! :**
Hai ragione: è stato bello…leggerti! Buona serata incasinata…
Grazie, stravagaria.
È quasi mezzanotte e finalmente posso mettermi a letto, l’idea è quella di leggere, ma dubito che ce la farò ;*
da piccolo pensavo che la segretaria fosse una che ti costudisce i segreti
quelle brave sì, quelle stronze invidiose spifferano :)
è stato bello, sì, e non ti preoccupare, non lo dirò a nessuno :-)
Certo, ci credo proprio :D
E’ bello custodire i segreti di un’altra persona. Mi trasmette una totale fiducia nei miei riguardi che non potrei tradirla. Parlo di cose serie, per le bischerate si possono fare eccezioni. Ma è ancora più in intrigante custodire i propri segreti perché a volte viene la tentazione di aprire il forzierei. Con gli amici veri si può anche fare anzi, a volte si deve fare perché aiuta.
p.s. Che stress !Claudia, ma con questo stile di vita ci credo che agogni il mare piatto!:-)
Eh, si spiegano molte cose in effetti, fortunatamente non tutte le giornate sono così, ma è un periodo abbastanza martellante ;)
Come ti capisco, non hai idea.
Posso solo immaginare, soprattutto negli ultimi tempi (nel tuo caso) ;)
Ci sarebbero da scrivere pagine e pagine, sulle “multinazionali” come le vedi dall’esterno, per me che ne ho vista più d’una dall’interno…
Mi limito a dire che le delazioni più orrende difficilmente provengono dalle segretarie, assai più spesso dal collega con cui si prende il caffè o si va a pranzo.
Ah, e non esiste la segretaria che conosci solo per telefono.
Sui segreti confidati, vivo il tuo stesso imbarazzo. Tantissime persone mi raccontano i fatti loro, senza che io solleciti la cosa minimamente. Mi capita da tantissimo tempo, però io sono stato una tomba sin dalla tardo-adolescenza. E curiosamente, talvolta questa cosa mi si è ritorta contro. Tipo Tizio ti dice una cosa X in gran segreto, poi viene da te dopo un po’ di tempo e ti dice “Ho parlato con Caio della cosa X, non ne sapeva nulla. Ma non gli avevi detto niente?”. A me di norma cade la mascella e rispondo “ma scusa eri tu che mi avevi detto di mantenere il segreto…” “e vabbè ma a Caio potevi pure dirlo…” “scusa cos’è che non ti è chiaro nelle parole: se è un segreto non ne parlo a nessuno?”
Ma sembra di parlare ai sordi…
Per dire che “mantenere un segreto” è un concetto non quantitativo, come si direbbe se fossimo nelle aule che frequentavo all’università. Nel senso che non c’è oggettività, ma c’è ampio spazio per l’interpretazione soggettiva. E quando questo accade, si verificano le incomprensioni.
E proprio perché amo essere quantitativo e non qualitativo, continuo a essere una tomba. Che si potrebbe esprimere dicendo: se Tizio mi dice la cosa X, la probabilità che io ne parli a Caio, con Caio appartenente all’insieme dei Conoscenti, è 0. :)
Abbiamo già condiviso la sensazione di essere in ritardo con la vita. C’è una sola soluzione. Dove riesci ad arrivare senza che questo pregiudichi la tua sanità mentale, arriva. Dove non riesci, fottitene. ;)
Lei è saggio e anche una persona corretta, io un po’ meno, ma ci stiamo lavorando.
Mia nonna diceva sempre (in dialetto): “dove arrivi pianti il ceppo” ed è la stessa cosa che mi hai consigliato tu. Mi sa che dovrò farlo, anche perché non ho altre opzioni fattibili ;)
Ma io mi incanto a leggerti, sempre :)
Ma grazie, Massimo, sei sempre molto gentilissimo assai ;)
Come hai fatto ad essere diventata così brava a mantenere i segreti? Io pure c’ho la faccia di uno muto come una tomba, non come il tipo sudato che era muto veramente. Ci sono persone, un paio, che chiamo all’istante. Anzi, non vedo l’ora di salutare chi mi sta rivelando il proprio segreto per raccontarlo a loro. :D
Forse non dovrei dirlo, ma io spiffero tutto solo a mio marito (che lui veramente è una tomba).
Adesso nessuno mi confiderà più niente o andranno a dirlo direttamente a lui :D
ahahahah Claudiappì….prenditi una settimana di relax!!
Posso scriverti soltanto “come ti capisco” in quest’occasione? No perché davvero, in più stanotte posso dire che sono così tramortita da non avere forze neanche per alzarmi dal divano e andare a letto per dormire perché sul divano non ci sto neanch’io in tutta la mia nanitudine altrimenti lo farei qui, ciao ciao.