Dandy

Posted by on Giu 1, 2012 in Me, myself | 24 comments

Quasi ogni giorno ne leggevo un pezzo e poi lo rimettevo a posto, sullo scaffale insieme agli altri libri. Gli facevo l’orecchietta, ma piccola, minuscola, in modo tale che nessuno potesse accorgersi che quello era un segnalibro, sembrava piuttosto una piega causata dalla chiusura maldestra del libro. Sulla copertina c’erano un uomo e una donna, nudi, stesi sull’erba, lui aveva la barba, lei i capelli lunghi. Io avrò avuto undici anni e forse mi sarebbe stato anche consentito leggere libri con i corpi nudi in copertina, ma mi vergognavo e allora L’amante di Lady Chatterley lo leggevo di nascosto. Ho letto anche altri libri di nascosto, ad un certo punto non capivo se mi piacesse più l’idea di leggere cose proibite oppure mi piacessero proprio le storie che leggevo, ma credo che valga la prima opzione, considerando il fatto che, a parte il libro di Lawrence, degli altri non ricordo neanche i titoli.

Oggi, mentre sorseggiavo un crodino col ghiaccio, seduta al tavolino di un bar, ho pensato a Lady Chatterley e al guardiacaccia, alle passioni travolgenti, al piacere fisico, al piacere mentale che poi è sempre anche fisico. Mi sono lasciata andare al crodino, alle chiacchiere con un’amica che non vedevo da tempo, al sole arancione sul campanile della piazza, alle bambine con le girandole colorate, ai cuccioli di cani a spasso coi padroni già in bermuda. Ero un po’ Costance anch’io e Mellors stava ovunque, pure nelle noccioline stantìe dell’aperitivo.

A volte penso che se fossi nata a fine ‘800, sarei stata una dandy. C’erano le donne dandy? Mi sa tanto che fosse prerogativa maschile. Io comunque sarei stata una donna dandy, ecco. Me ne sarei andata in giro un po’ come Sperelli di D’Annunzio, tra opere d’arte, amori e drammi, infischiandomene della moralità, delle regole borghesi e di tutto quello che poteva intralciare la mia vita di dandy. Il piacere mi è venuto in mente adesso, mentre scrivevo dei dandy. Il piacere l’ho letto sempre in quel periodo, a undici anni, perché me l’hanno regalato al compleanno, insieme ad altri libri non proprio adatti quando devi andare ad un compleanno che magari ha ancora la torta con la cialda di Winnie The Pooh. No, non avevo la cialda di Winnie The Pooh, ma solo perché le torte me le faceva mia nonna, e comunque adesso non c’entra niente chi mi faceva le torte.

Dicevo del piacere. Io vivrei solo per quello, per il piacere. E non c’entra niente manco il piacere fisico, non mi venite a chiedere cose strane in privato che tanto è no. Il piacere è anche altro, molto spesso è altro e, nei limiti del possibile, io lo cerco, lo vado a scovare se si nasconde, lo accolgo se viene a trovarmi.

È giugno, oggi ho bevuto un crodino e c’era il venticello ma era caldo e mi è piaciuto un sacco stare lì, seduta a quel tavolino a parlare di nulla, mentre un piccione beccava una patatina caduta a terra. Chissà che sete che avrà avuto, poi.

24 Comments

  1. Che anfatti si rinasco vojo esse Libbano tu fai er Dandy e ‘nzieme mettemo su ‘a bbanda da’a Majana
    :D

  2. il piacere è proprio altro ed è veramente triste vedere che tanti non riescono a trovarlo. Eppure, a volte è così semplice. E pure economico, basta un crodino o anche un bicchiere di chinotto

  3. Io non ho mai letto libri di nascosto, lo sai Cla?
    Ma mi piace molto l’immagine di te, per conto tuo, con il romanzo tra le mani, che leggi riga dopo riga.
    E abbiamo una cosa in comune, quell’Andrea Sperelli del romanzo Il piacere, uno dei primi libri seri che abbia letto, ero piccola anch’io e mi sembrò di compiere una grande trasgressione…e forse questo è un po’ come leggere di nascosto, vero?
    Bacetto Cla!

    • Eh sì, poi è per questo che non voglio rileggerlo, viene meno il senso di trasgressione ;)
      Un bacio a te, Miss.

      • Ci credi, Cla? Per me è uguale, non l’ho mai più ripreso in mano da quei tempi!

  4. Io di nascosto bevevo il Cointreau dal mobile bar dei miei :)

  5. Infatti oggi voglio concedermi il piacere di sostare nel baretto del parco con lo scoiattolo che vaga tra i piedi in cerca di cibo e una bibita con cannuccia! E mi guardo il mondo passare… Baci

    • Ci sei riuscita? Io oggi avevo un mucchio di cose da fare, piacevoli e un po’ meno :D

  6. Forse qualche rappresentante femminile nel mondo dandy c’era stata. Mi viene in mente Mary Shelley della banda di Lord Byron e c. Non è così scontato apprezzare il piacere e nemmeno individuarlo. A volte ci sono persone che potrebbero viviere come nababbi e si fanno tremila seghe mentali altre, e mi viene mente la Benzi che visse 30 anni dentro un polmone d’acciao affermare in un ‘intervista: “il piacere della v.ita? Ho imparato ad apprezzarlo nelle cose che ho non in quelle che mi mancano.” Rimasi senza parole.

    • Eh, lei sì che ne sa. E pure Mary Shelley ne sapeva a pacchi :D

  7. Anche io, da bambina, ho letto alcuni libri di nascosto.
    Ne ricordo uno in particolare: era a fumetti, c’erano Adamo ed Eva che affrontavano situazioni sessuali con ironia arguta, che allora non potevo capire davvero.
    Però mi piacevano i disegni, mi piacevano le faccine sorridenti dei loro genitali animati, rendevano il sesso un argomento leggero, meno “demoniaco” di quanto sembrasse all’epoca per noi bambini.
    E sottolineo ALL’EPOCA.
    Ma è meglio che non mi metta a fare polemiche da anziana, come al solito, eheheh.

    • Ahahah beh, certo, adesso se senti parlare i bambini dell’asilo, ne sanno più di me e te messe insieme. Ci manca solo il trolley per andare a far la spesa, a noi :)

  8. E per la prima volta, ti boccio!!! Andrea Sperelli: a mio giudizio il personaggio più inutile della letteratura italiana. “Il piacere”: il peggior libro che abbia mai letto…
    No, no, decisamente no. Rimani Claudiappì!!

    • Nooooooo!
      ok, resto Claudiappì, non voglio contraddirti :D

  9. Avrà trovato il piacere nel bere l’acqua, il piccione. Esiste la soddisfazione di bisogni carenziali e quella di bisogni motivazionali. Su quest’ultimi mi trovi completamente d’accordo nel perseguirli, fottendosene altamente del giudizio altrui.

  10. Il crodino di oggi mi sa che non era un crodino, visto come si è risvegliato l’ormone.

    Comunque concordo con Roberto. Il ‘Piacere’ è il peggior libro che abbia mai cercato di leggere e infatti non sono mai riuscito a finirlo. Di D’Annunzio infatti mi ricordo solo la ‘pioggia nel pineto’ e la storia delle costole.
    Per quanto vale il mio giudizio Appì, per essere Dandy uno deve essere portato e in tutta franchezza, per quanto ti possa conoscere da quello che scrivi, tu non lo sei.
    Tu ami il bello, non l’eccentrico, sei ricercata e originale ma non trasgressiva e provocatoria.

    Se invece vuoi smentirmi, il vestito di carnevale da cacciatore/guardiacaccia Mellow di quando avevo 10 anni deve essere ancora in giro :-)

    Con affetto, Moka.

  11. Un post quantomeno originale, prendere a icona del piacere il Crodino è roba che non sarebbe venuta in mente nemmeno al gorilla. :D

  12. Diciamo che il piacere è l’ambizione con e per la quale ci svegliamo ogni giorno. Che poi tu riesca a rintracciarlo in un crodino in compagnia è cosa sublime!

    • E figurati cosa avrei potuto tirare fuori se la compagnia fossi stata tu! :D

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