A casa abbiamo questo modo stupido di italianizzare i nomi di gente straniera famosa, così Stephen King diventa Stefano Re e Kathy Reichs si trasforma in Caterina Ricci.
Sì, ci divertiamo con poco.
Il fatto è che l’altro giorno, in spiaggia, un’amica mi ha chiesto cosa stessi leggendo e io le ho risposto La voce delle ossa, di Caterina Ricci. Così, convinta. Meno male che la mia amica, poco incline alla lettura, non si è accorta dell’errore. Avrei potuto dirle che leggevo l’ultimo horror di Dacia Maraini e non avrebbe mosso un sopracciglio.
Però diciamo che mi è capitato tra le mani questo thriller della Reichs, con la sovracopertina lucida col bisturi insanguinato, il titolone a caratteri cubitali e tutto il resto, e io di questa scrittrice, dico la verità, non avevo mai letto niente. Non sono una lettrice con la puzza sotto al naso, eh. Una di quelle che omiodio, questi ovovi da supevmevcato io pvopvio no.
Nella mia carriera posso vantarmi di aver letto anche l’intera saga di Twilight, Dan Brown e pure Stieg Larsson. All’appello mancano solo Moccia e Fabio Volo.
Sono una lettrice curiosa, io, quindi va bene qualsiasi cosa. E poi non lascio mai i libri a metà, mai, non ci riesco. Sarà che non ne ho mai iniziato uno davvero illeggibile. Ah, no, a dire il vero uno c’è stato. Così parlò Zarathustra, di Federico Nice.
Ma tornando alle ossa. Sto a metà libro e non ho nessuna intenzione di lasciarlo lì, con il segnalibro a pagina 183. Mi piace. È scritto bene e la storia avvvince con un sacco di vu. Diverse volte mi sono ritrovata a farmi a piedi dei tratti di strada perché, immersa nelle vicende di Temperance Brennan (la protagonista), ho sbagliato la fermata del bus. E poi mi piacciono i romanzi scritti con cognizione di causa. Perché Kathy Reichs nella vita è un’antropologa forense, non è mica una suora che scrive romanzi erotici. Che poi, secondo me, le suore avrebbero un sacco da dire sull’argomento, ma solo quelle con molta fantasia.
Comunque, lo so, di solito le recensioni si scrivono a libro finito, ma mi pare ovvio che questa non sia una recensione. E poi sarebbe stata troppo forte per me la tentazione di dirvi come va a finire, quali sono i risultati delle indagini. Ma volete mettere la bellezza di scoprire da soli che l’assassino è il maggiordomo?
ma cosa ha detto poi questo Zarathustra di così importante?
Io credo che non lo saprò mai. Poi, se qualcuno è così gentile da farmi un riassunto… ;)
Hai mai letto Patricia Cornwell? Scusa, intendevo Patrizia Cornovaglia. Non gli ultimi, ché come sempre (a parte il maestro Stefano Re, nomen omen) ci si guasta andando avanti, ma le prime avventure di Kay Scarpetta. Questa Caterina Ricci la voglio provare. E voglio anche provare questi nomi nuovi, anche io mi diverto con poco :)
Ma…Kay Scarpetta sarebbe Littleshoe? ;)
No, comunque della Cornovaglia non ho ancora mai letto niente, ma questa ho l’impressione che sarà un’estate di tantissime letture :)
lo confesso: non ho mai letto i promessi sposi. Solo il bignami dei capitoli :D
I Promessi Sposi è mbellissimo! Devi rimediare :D
devo proprio?
Sì. Compiti per le vacanze. Poi ti interrogo, eh ;)
uffa…. quante giustificazioni ho prof?
non faccio in tempo a sedermi alla mia scrivania in ufficio che mi assale una voglia di professionalità nella sua declinazione: serie 7 slate pc samsung…………..
Nota bene: l’uso del termine “professionalità” è un semplice tentativo di autoconvinzione per giustificare l’irrefrenabile desiderio d’acquisto; 1200-1700 eurini non bastano a ricordarmi l’effetto “bisogno indotto”!!
Fortuna che ci sei te, Clà a riportarmi ad una sana ed economica voglia di letture estive!!
la lista di libri accantonati e destinati al “post tesi” si fa infinita, aggiungo anche il thriller della Ricci ;) m’hai incuriosita ora!
ps. voglia di leggere su uno sdraio, sotto il porticato di una casetta su una collina verde. Sul tavolino un bicchiere di vino rosso e qualche cicchetto. Nell’aria un pò di musica jazz, giusto da sottofondo.. Un vigneto nelle vicinanze e sarebbe perfetto.
Eh, hai descritto pure il mio sogno di adesso, che sto ancora in ufficio ma con la testa molto altrove :)
Ho anch’io una lista di libri infinita e ogni tanto ne aggiungo uno. Per leggerli tutti mi servirebbero un altro paio di vite e in mezzo una decina di estati e ombrelloni :)
Uh che belle le letture da ombrellone! Peccato che non ce l’abbia un ombrellone. E manco il sole da cui ripararmi. […] Vabbè pazienza, penso che il libro me lo accollerò lo stesso!
Va bene anche un balcone! Io ho provato a leggerlo anche di notte, a letto e funziona anche lì ;)
Ma tu gli Harmony sei arrivata a leggerli? No perché io sì. :D Era un periodo di carestia, zero soldi, zero libri nuovi in arretrato (all’epoca non esisteva l’arretrato), ma insomma credo che niente avrebbe potuto fermarmi.
Qualche Harmony anch’io! Poi ho tutta una cultura dei libri del catalogo Euroclub :D
Io ho letto anche Fabio Volo, e pure gli Harmony (andavo alle medie, son periodi che). Ma a Stieg Larsson che gli vogliamo dire? Io lo adovo.
Sì, anche a me piace lui. Tutti i libri che ho citato mi sono piaciuti tutti. Vabbè, Twilight mi sarebbe piaciuto, se l’avessi letto a 14 anni :)
Anche io non riesco a lasciare a meta un libro iniziato salvo rarissime eccezioni. Sul leggere di tutto, che dire? La curiosità impazza anche da me. Bacioni
Divoratrici di libri di tutti i generi, su Rieducational Channel :D
Io comunque ho letto anche Fabio Volo. (Esco a fare due passi). E mi è piaciuto. Solo che poi voi snob vi siete scagliati contro di lui. Ma penso che quello che scrivo nei miei blog non è tanto lontano. Ok, basta. Esco a fare due passi (e sparisco)…
Come osa paragonarsi al grande immenso Fabio Volo :)
Io non l’ho mai letto, ma è stata pura casualità. Secondo me mi piace pure. (andiamo a fare due passi insieme, parliamone)
Comunque pure Mussolini si divertiva a italianizzare i nomi, per cui sei un buona compagnia.
Ecco, adesso che lo so, dormo proprio sonni tranquilli :)
Il tuo attore preferito ? Giovanni Profondo ?
Mi piace molto Adriana Tatuaggio, ma anche Nicola Gabbia non è male. (Quelli che mi piacciono davvero non sono molto italianizzabili, tipo Javier Bardem) ;)
Consolati: siamo in moltissimi a tradurre impropriamente i nomi stranieri, autoprovocandoci grassi risate. :P
Comunque io posso vantarmi di aver letto anche qualcosa di Fabio Volo.
Ben 2 libri, per la precisione. E non mi vergogno a dire che uno dei due l’ho trovato davvero piacevole e molto scorrevole.
Ho perfino sottolineato alcune frasi che ho trovato interessanti.
Purtroppo, tendiamo ad essere dei “pecoroni”, in questo genere di cose.
Se un libro (o un disco, o un film, o un programma TV, ecc.) diventa molto popolare e piace a tanti, ecco immediatamente spuntar fuori frotte di Bastian Contrario pronti a denigrarlo, deriderlo ed insultarlo, sostenendo si tratti di robetta di poco valore.
Sia chiaro, non penso che Volo sia il nuovo Shakespeare, per dire, ma non capisco il motivo di tanta ostilità generale nei suoi confronti, ecco.
Moccia no, però. Moccia deve tornare improvvisamente analfabeta! u_u
Ok, ho capito. Devo leggerlo anch’io. Lo metto in lista :D
Volo? Non farlo.
Ok, non ho mai letto niente. Il punto è che.
Sento che non potrei superare il fatto che Fabio Volo possa iniziare a piacermi. Alla mia veneranda età no.
Io devo. Non posso morire con questa curiosità :D
Fantastica questa bella abitudine di italianizzare i nomi, mi piace.
Ma sono l’unica che non riesce a finire un libro che non le interessa? Non ce la faccio proprio, se non mi coinvolge non riesco ad andare oltre pagina venti, a esagerare…
Miss, tu fai bene. Non ricordo chi l’ha detto, ma più o meno il senso era che la vita è troppo breve per leggere libri brutti :)
Se pensi che gli USA avevano come presidente Giorgio Cespuglio o che il grande guru dell’informatica era Stefano Lavori (e il suo rivale Guglielmo Cancelli).
Di Flight non ho letto nulla, però una volta in metro una tipa seduta al mio fianco stava leggendo un libro, io sbirciavo e nel farlo incrociavo frasi banali e uno stile di scrittura piatto: solo a libro richiuso (la ragazza si era alzata per uscire dal vagone) scoprii l’autore ;-)
(dammi pure dello snob, ma l’impressione avuta era di un testo pessimo).
Ho sentito gente che ne capisce dire che non sono proprio pessimi pessimi, e quindi mi è venuta la curiosità. Le saprò dire ;)
(“Flight” LOLLONI)
Mia sorella è una patita di libri e anche di Fabio Volo. Così me li faccio passare senza comprarli perchè a tutto c’è un limite. “il tempo che vorrei” è quello che mi è davvero sembrato il migliore. Degli altri non ricordo la trama e nemmeno i titoli .(ecco questo c’è da dirlo, non sono libri che rimangono impressi, che segnano. Se hai voglia di cose che incidono lascia perdere i suoi romanzi escluso il titolo che ti dicevo sopra e che per qualcosa mi è rimasto dentro). Delle tue letture da spiaggia ho poco da aggiungere mentre potrei dirti che nella musica esiste anche Gatto Stefano (cat steven)
Io purtroppo ho una pessima memoria e ricordo pochissimo titoli e trame dei libri che leggo, quindi il problema dei libri che non mi rimangono impressi ce l’ho già :)
Ps. Quindi Gatto Panceri sarebbe Cat belly ;)
Nonono, proprio non sei la sola a tradurre! Ricordo grasse risate citando Paolo Nuovouomo, Michele J. Volpe o la coppia Tommaso Crociera e Nicoletta Ragazzuomo.
A dire il vero io traduco con soddisfazione anche i nomi delle strade, tipo Kidney Drive Street (=via Guido Reni), Drill Avenue (=corso Trapani) e Happy Charles Square (=piazza Carlo Felice)
:-D
Ok, hai vinto :D
come viene tradotto in italiano “Temperance Brennan”?
Non saprei…tipo Temperanza Brenna? :)
Ecco perchè preferisco gli autori italiani…tipo John Henry Dear son….
PS nice to meet you
Piacere mio, gatto syl :)
…ho fatto letture peggiori delle tue…
Fabio Volo è un’inezia al confronto… vuoi mettere Melissa P.?
…stavo informandoti della tua analogia con Mussolini, ma già l’hanno ftto… non mi resta che dirti che da qualche parte c’è qualcuno che inglesizza o arabizza o tedeschizza o giapponesizza il tuo di nome…
Solo io becco gli uribili quando scelgo i libri dalla copertina?
Grazie per la non-recensione, cara! Sarà forse uno dei prossimi (lo regalerò al papà per il compleanno e poi glielo ruberò). Io credo che in vacanza porterò Giro di Vite di James … e posso criticare apertamente Moccia (anche se ormai è come sfondare porte aperte) poiché, ebbene sì, lo lessi. Mi piacquero le prime sei pagine, però. Lo ammetto.