Dopo due settimane di gite molto fuoriporta, ho passato finalmente il week end a casa e non in albergo, sul divano, a fare progetti, a sentire un po’ di freddo, quel tanto che basta a farti capire che è arrivano l’autunno e che forse un po’ ti mancava. A mangiare praline di cioccolato. A leggere i feed lasciati indietro.
A rubrichettare.
1. Io ho avuto molti aquiloni, non sapevo mai farli volare, volavano per un attimo, mi illudevano di avercela fatta e poi puff, rovinavano a terra. Allora ho smesso, perché non sono una tipa ostinata, se vedo che una cosa non mi riesce, non la faccio. È per questo che gli aquiloni mi hanno sempre affascinato, vederli volare, dico. Ogni anno, da 34 anni, in Australia si svolge il Bondi Beach Festival of the Winds, un evento in cui ti può capitare di vedere anche megattere e tigri che ti levitano sopra la testa. E poi la spiaggia, i colori, il vento. Si tiene ogni settembre, l’Australia è lontana, ma chissà…io intanto segno.
2. Ieri sono andata all’ufficio postale e, mentre me ne stavo lì in fila tranquilla a messaggiare con un’amica, un uomo dietro di me era visibilmente alterato. Si muoveva in continuazione, non sapeva come mettersi, sbuffava, bofonchiava. Praticamente un emanatore di agitazione e ansia. Non so se il Leaning rocker sarebbe servito, il caso era veramente disperato, ma forse se l’avessi usato io, non sarei uscita da quell’ufficio stressata peggio che dopo 8 ore di lavoro. Il leaning rocker si fissa al muro, tu ti ci appoggi e ti ci puoi dondolare aspettando il tuo turno. Rilassa, dicono.
3. My Dog Sighs è uno streetartist, Can Man il suo ultimo progetto. Prende un barattolo di latta, lo schiaccia, gli disegna una faccia simpatica con la vernice spray e lo abbandona per strada, così magari uno che passa di là e si accorge di lui, lo raccoglie, lo porta a casa e lo tiene con sé. My Dog Sighs fa questa cosa da dieci anni, ogni venerdì, all’interno di un progetto più ampio chiamato FreeArtFriday, che vede centinaia di artisti attivi. Insomma, il venerdì state più attenti quando camminate per strada.
4. Devo confessare una cosa: degli USA mi piace tutto, davvero, anche il junk food, le merendine enormi, i prodotti precotti, tutto, tranne i gelati. Per due volte ho provato a mangiare un gelato della Häagen-Dazs, e alla seconda cucchiaiata ho lasciato perdere. Però c’è da dire che in quanto a gusti sono fenomenali, ce l’hanno anche al tè verde. Da un po’ di anni anche le nostre gelaterie si sono sbizzarrite coi gusti, secondo me c’è anche il gelato alla pastaefagioli, ma noi i gelati li sappiamo fare ed è tutta un’altra storia. Insomma, questo per dire che credo non assaggerò mai le torte gelato a forma di luna, create dai designer Nipa Doshi e Jonathan Levien per Häagen-Dazs, però bisogna riconoscere che sono belle. Se avete il coraggio, poi fatemi sapere se sono anche buone, però vi avviso, in una c’è il biscotto al pistacchio, crema di noci, meringa e lamponi e nell’altra ci sono cioccolato croccante, nocciola, caramello salato e vaniglia. Io già mi sento male.
5. Non so se qualcuno di voi abbia mai provato a fare il junk food a casa propria. Io ogni tanto mi cimento nella rielaborazione dei panini di Mc Donald’s. Ho rifatto anche il Filet-O-Fish, una volta. Non è per niente la stessa cosa e no, non nel senso che sono più buoni quelli che faccio io. Junk Foodie Cookbook è un libro di ricette da fare coi prodotti delle macchinette, già l’immagine di copertina è abbastanza inquietante, non voglio immaginare il resto. Però, voglio dire, sempre le solite schiacciatine alle olive hanno un po’ stancato.
6. I flipbook sono quei libri che hanno immagini tutte diverse sulle pagine e così, quando li sfogli, sembra che le immagini si muovano. Gli artisti Mark Rosen e Wendy Marvel hanno creato dei flipbook meccanici e il progetto ha quel sapore un po’ retrò che a me piace tanto (se mai qualcuno volesse donargli un dollaro per avviare la produzione dei kit, sono su Kickstarter).
7. A proposito di robe meccaniche. Carolina Alzaga è un’artista che ha creato Connect, una serie di lampadari pendenti (quelli in stile vittoriano, per intenderci) recuperando catene, cerchioni e altre parti di biciclette scassate. Io li trovo spettacolari, l’importante è avere un soffitto che regge (per evitare scene fantozziane) e, come dire, un minimo di potere d’acquisto. I pezzi potete trovarli nel suo negozio, su Etsy.
8. È vero, ho una forte adorazione per le lampade, nella mia vita passata sarò stata un lampione (questo spiegherebbe anche la mia bassezza nella vita attuale). Sta di fatto che anche davanti alle installazioni artistiche di Rune Guneriussen sono rimasta a bocca aperta. Sarà il paesaggio norvegese, saranno i paralumi e i mappamondi accesi e tutti vicini, sull’erba, appesi tra gli alberi, sulla neve, ok, le immagini lo dicono meglio.
9. Wendy Nguyen è una fashion blogger. Io non ho molta simpatia per le fashion blogger, sarà che non ho mai letto un fashion blog che valesse la pena di essere letto. Ma forse i blog di moda non vanno letti, devi vedere le immagini, come quando ancora non vai alle elementari e sfogli le riviste di mammà. Ok, detto questo, se Wendy fosse stata di fronte a me quando ho visto il video in cui spiega 25 modi di indossare una sciarpa, mi sarei buttata ai suoi piedi e l’avrei venerata per ore. Io sono negata con i foulard e le sciarpe, riesco ad apparire sempre una appena scappata di casa. Grazie Wendy, adesso fai anche il video con le stole, dai.
10. Non conoscevo i Darlingside, mi sono accorta che mi piacesse anche la loro canzone, mentre guardavo il loro video. Succede questo quando quello che abbiamo vissuto è stato troppo bello per essere abbandonato? Mi accodo ai tanti commenti su Vimeo e dico awesome.
Buona domenica!
Oggi ti sei “superata”!!!
mi sa di sì, che eri tu quella che ti faceva le corna dal finestrino ;))
Dici? Può essere ;)
Grazie, Rozza!
Reblogged this on i cittadini prima di tutto.
Pensa che io compro il Barattolino Sammontana perchè l’Häagen-Dazs costa troppo :?
(che belle tutte queste idee).
Grazie!
Il barattolino Sammontana molto > di Häagen-Dazs :D
Il lampadario-catene mi piace assai :D
Quando divento così tanto ricca da spendere mille euro per un lampadario, sarà la prima cosa che comprerò! :)
Massì, quel giorno tu comprane due così te lo custodisco…in caso il tuo dovesse rompersi ovviamente, mica per usarlo, nono ;)
Sto ancora ridendo per la battuta sul lampione…ma Claaa :-)
Ma che belli quei lampadari così un po’ dark…mi piacciono un sacco!
Io sai che invece non ho mai avuto un aquilone? Come mai, sai che non lo so? Bisogna che mi consoli con un bel gelato…cassata siciliana, no, no la torta gelato a forma di luna non ispira neppure me ;-)
Bacetto!
Vuoi mettere la cassata, Miss?
Comunque per l’aquilone bisogna rimediare, secondo me saresti pure brava a farlo volare, mica come me ;)
Se mi incarto dopo un metro però raccattami ;-)
uhm…il leaning rocker mi farebbe comodo durante le mie attese, ma non sono abbastanza ansioso.
Ti ho pensato, infatti ;)
Non pensavo potesse piacermi il video sulle sciarpe. Eppure… :)
Ma sai che ho pensato anch’io che voi, uomini duri, l’avreste saltato a piè pari, e invece… ;)
La storia del lampione ti è venuta in mente dopo il video dei Darlingside, confessa… :D
Uelcam bec, rubrichett!!!!!!! Sempre un grandissimo piacere leggerti, sia qui da te sia da me… Grazie per l’abbraccio!
Il piacere è ampiamente ricambiato, Max :*
ma come mi piace lo sguardo di Claudiappì! l’ho già detto vero?
Sì, ma è sempre bello sentirselo dire ;)
Strano che nessuno abbia ancora chiesto, riferendosi al punto 8, dove Rune Guneriussen sia riuscito a trovare una presa di corrente nei boschi o, peggio, sotto la neve. E non lo farò nemmeno io perché rovina la poesia e poi anche solo l’idea di un generatore rumoroso non si addice allo spirito delle installazioni :-)
Ma forse dietro le quinte c’erano un sacco di cricetini nelle ruote collegate al generatore. Ok, meglio non chiederselo, in effetti.
Come sempre, tutto molto bello qui. A parte i lampadari…
Grazie, Topper.
Peccato per i lampadari, te ne volevo comprare uno per Natale. Adesso ripiegherò sul libro del junk food ;)
No vabbè, quei flipbook (che io li facevo uguali uguali sull’angoletto del libro di storia) mi hanno ipnotizzato, bellerrimi.
E pure le moon-torte un assaggio glielo concederei.
Riguardo gli junk-food non so schierarmi, a me le schiacciatine hanno salvato la vita un paio di volte.
Secondo me, ognuno di noi ha creato almeno un flipbook nel corso della sua vita ;)
Sì ma guarda che io ero bravo bravo eh.
I 25 modi di indossare la sciarpa, decisamente cambieranno la vita anche a me. Infilati nei segnalibri. :D
Eeeeh hai visto, a volte sono utili pure le fashion blogger ;)
Non l’avrei mai detto!
Come sempre cose interessanti e divertenti. Sono rimasta colpita dalle lattine- personaggi :)
Sì, molto carine quelle!
Buone week end, Anna.