Quattro canzoni d’amore (ma solo per me)

Posted by on Lug 26, 2013 in Me, myself | 24 comments

Non so se sia un caso, ma io, tutte le volte che ho creduto di essere innamorata, c’era sempre di mezzo una canzone. E non una canzone come quando ti chiedono qual è la vostra canzone e di solito è una canzone mielosa, tipo che nel titolo c’è la parola amore o comunque è nel testo, da qualche parte. No, non quel tipo di canzone lì.
Io in tre casi ho capito di essere davvero innamorata, quando mi hanno cantato una canzone. Che poi mica a me personalmente, non era una serenata, ma una canzone così, canticchiata in gruppo, a un falò, in macchina mentre la passavano alla radio.
Che poi i malcapitati di turno erano ignari di quello che mi stesse passando per la testa mentre loro cantavano, mica potevano sapere che mi stavo innamorando, ma io invece nascondevo proprio un principio di amore dietro una finta indifferenza. Come nei migliori film.

Ad esempio, è successo con Spirito, dei Litfiba. Lui suonava la chitarra e cantava e cantava molto bene, era intonato, poi quella canzone era così rock mentre io andavo ancora dietro a Laura Pausini e alle Spice Girls, davvero, ascoltavo quelle robe italiane che uscivano da Sanremo, le Sirya, le Silvia Salemi. E invece lui era rock, e gli guardavo le mani mentre strimpellava le corde e poi passavo alla bocca, ché aveva una bella bocca, caspita.

Invece Leggero, di Ligabue, me l’ha storpiata. Non il suonatore di chitarra, un altro. Questo non suonava nulla ed era stonato che una persona sana di mente gli avrebbe implorato in ginocchio di smetterla e invece io avrei voluto ascoltarlo per il resto della mia vita, non importava che fosse stonato. Aveva un bel culo. Non so se si potevano pensare queste cose a quindici anni, ma io le pensavo. Chissà se ancora canta e se canta Ligabue. Chissà il culo. Vabbè.

In ogni atomo, dei Negrita, mi ha fatto innamorare di un altro suonatore di chitarra. I suonatori di chitarra hanno sempre fatto parte della mia vita e questo è strano, insomma, anche mio padre suonava la chitarra e una volta mi sono messa anche d’impegno, volevo imparare, ma poi non se n’è fatto nulla. Non so se ci sia qualche nesso, ma forse no, chi se ne frega, sta di fatto che in ogni atomo era un po’ la nostra canzone e lui me l’ha cantata la prima volta e io ho pensato però, vuoi vedere che lo amo? Ed è stata anche la prima canzone di cui ho davvero ascoltato il testo perché lui mi aveva detto che parlava di noi. E un po’ era vero, o almeno mi sembrava.

E poi Toxicity, dei System of a Down. Questa non è facile per niente e infatti quando gliel’ho sentita cantare la prima volta ho detto secondo me questo me lo sposo, perché poi lui, il tipo in questione, era tutto strano, era perfettino, curatino, e invece cantava toxicity in macchina, guidando con una mano e con l’altra faceva il gesto delle corna, un metallaro curatino, mai visto, me lo sposo, pensavo, me lo sposo.
E infatti.

24 Comments

  1. mammamia che odio i suonatori di chitarra da falò, che dicono “cantiamo?” e poi si lamentano che tutti limonano tranne loro che devono suonare perché gli altri possano limonare meglio :D e meno male, che l’ultimo non suonava la chitarra

    • Ehm anche l’ultimo suona la chitarra. Sono veramente circondata :D

  2. L’avevo già scritto tempo fa in un mio vecchio post (da te anche commentato, n.d.r.), quindi già saprai che anch’io, come te, sono sempre stata affascinata (e fregata!) dai musicisti.
    Sempre e solo musicisti, tranne in un paio di casi che, infatti, si sono rivelati tutt’altro che “amori”, in pochissimo tempo.
    Per non farla troppo lunga, ti dirò solo che M., dopo un paio di mesi intensi di telefonate, e-mails, sms (ché vivevamo a 700 km di distanza, all’epoca), un giorno mi ha inviato questa registrazione pulita, intima, solo voce, chitarra e parole.
    Parole per me, “di” me.
    A quel punto della storia mi illudevo ancora di non essere nel bel mezzo di un innamoramento di quelli da cui non si sfugge mai più, mi fingevo tranquilla e serena, millantavo in giro che “ci stavamo conoscendo e basta, senza impegno”.
    Ma poi ho premuto PLAY.
    Una mia coinquilina mi ha trovata accartocciata su una sedia, con gli auricolari nelle orecchie e gli occhi chiusi, immobile davanti al pc.
    Mi ha guardata qualche secondo, poi ha detto solo: “Ok, sei completamente andata.”… :)
    Ehhh, il potere di una canzone!

    • Vabbè, poi quando è PER te e DI te non ha eguali <3

  3. Bha, pezzi di dubbia qualità, ma d’altronde si sa: l’amore è sempre imperfetto.

    • Vero, mi manca innamorarmi di uno che mi canta “Tacea la notte placida”, ma comunque non durerebbe.

      • Sono sicuro che qualcuno, a gentile richiesta, non tarderebbe ad accontentarti. Povero illuso :)

  4. Ahahahah. Allora aspetto l’uomo che canterà Toxicity o qualcosa di genre. Ma giusto perché con l’ultimo in ordine di tempo condividevo proprio In ogni atomo.

    • Daje! Travolte da un insolito destino comune :D

      • Sarà che sei in una qualche forma “uguale a me altro che nooooo!” :D

        • comunque “come” e non “uguale”.

  5. Io ce l’ho per tutti gli amori, non solo per quelli veri, anche per quelli di passaggio. E in genere la canzone è frivola in modo proporzionale alla situazione. Il mio grande amore era Enjoy the silence dei Depeche Mode. Il che la dice lunga, visto quanto parlo, proprio mi aveva colpita! E adesso aspetto di essere stupita. Ma a me, i metallari, continuano a inquietarmi per tanti motivi :P

  6. te proprio le tastiere, eh

    • Che poi mica le so suonare. Forse sarebbe stato meglio imparare la chitarra :)

  7. No, dai, Laura Pausini, Syria e quelle altre là no. Devi avere avuto una parentesi triste in passato, qualche serio problema, non potevi essere realmente innamorata. Non stavi bene. Sei migliorata poi. Ligabue e i Negrita non mi stanno simpatici ma non li eliminerei dal panorama musicale.
    I SOAD invece, cazzo, sono grandissimi e Toxicity è una delle mie canzoni preferite di sempre. Sempre in auto in tutte le compilation che faccio. Potevi sposare Tankian o colui che oggi è tuo marito o tutti e due. Alla fine hai scelto la persona migliore per te con la canzone più bella.

    • Daaaai, lasciamo perdere la Pausini e quelle altre (anche se ancora adesso mi scopro a canticchiarne le loro canzoni), ma davvero Toxicity ti piace così tanto? Io sono andata al concerto dei SOAD due anni fa, a Milano. Non so come abbia fatto a sopravvivere, che poi ne avevo anche scritto qui, mi pare.
      Aspè.
      Ecco http://claudiappi.it/2011/06/05/fast-and-down/

      E insomma, anch’io dico che ha vinto la canzone più bella. Però, se viene Tankian a cantarmi una canzone di Syria, io credo che me lo sposo uguale.

      • Sììì, Toxicity è indubbiamente un capolavoro! I SOAD tornano a novembre mi pare, mi piacerebbe vederli ma dubito che andrò. Poco tempo, pochi soldi. Tankian invece non lo perderei se dovesse tornare dalle mie parti…

        • Ho letto il post. Grande concerto quello! Sul film invece no comment…

  8. tutto è bene ciò che finisce bene :)
    ps. ma il tempo come era quando ti sei innamorata? pioveva?

  9. Ooohh e finalmente posso commentare. Ti leggo sempre ma il mio pc del lavoro me lo impedisce, brutto e cattivo.
    Eh, le canzoni d’amore solo per te..e che non lo so.
    Che poi una volta scrissero una canzone per me e penso che dopo 10 anni devo ancora riprendermi.
    Eh i System of a down..eh. Li vidi in concerto nel 2002 (miii quant’ero giovane!) e da allora sono stati la canzone d’amore (solo per me) un centinaio di volte.
    Proprio in questi giorni pensavo di fare un post sulle scelte musicali e prima o poi riuscirò a buttarlo giù.
    :)

    • Dai, Ylenia, buttalo giù davvero! Io da quando sto in ferie non ho letto più nulla, ma tra un po’ torno di nuovo operativa ;)

      E grazie perché mi leggi :*

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