1.2.3.4

Posted by on Set 3, 2013 in Me, myself | 41 comments

Sono poco tollerante, ultimamente. Ho la parrucca da fata turchina un po’ sghemba, mi si nota qualche ciuffo di capelli castani.
E così, quello che solitamente mi dà fastidio, adesso mi pare insopportabile.
Così, mi rendo conto che a darmi fastidio, in realtà, sono un sacco di cose. Quelle di tutti i giorni, dico. E non l’avrei mai immaginato, io che vivo a cavallo di coloratissimi Mini Pony e volo attorno all’arcobaleno, lanciando cuoricini qua e là.

Eppure, in questi giorni ho bisogno di contare fino a dieci, a volte fino a trenta, di fronte al fiato sul collo, alle invasioni di campo, a chi si lava le mani di fronte ai problemi, a chi li crea dal nulla, ai messaggi subliminali, ai messaggi insulsi, alle solite belle parole, ai segreti di pulcinella, alle primedonne, a chi non lascia le briglie, alle abitudini odiose.

Prendiamone una a caso. L’abitudine di descrivere ad alta voce tutto quello che ci si accinge a fare.
È un po’ come parlare da soli, ma non è parlare da soli, perché non si è soli, è più una specie di voce fuori campo che ti entra nelle orecchie per ore, ininterrotta, soprattutto perché chi ha questo vizio solitamente è anche una persona che deve fare un sacco di cose, riempire gli spazi.
Apro la finestra. Vado in bagno. Quasi quasi mi fumo una sigaretta. Mando una mail. Cerco una penna ché questa non scrive più.

1.2.3.4…

Devo chiamare l’idraulico. Mi prendo una pillola per il mal di testa. Cosa preparo per pranzo? In frigo ho le zucchine, il prosciutto, i wurstel, i bastoncini di pe…

…5.6.7.8…

Parlare. Parlare per occupare i silenzi.

E io non voglio ascoltare. E neanche sentire. Capita di non voler ascoltare, qualche volta, soprattutto a chi ascolta sempre. E mentre mi ficco i tappi nelle orecchie, penso che settembre non è mica gennaio, però ho cominciato a fare delle scelte, porto avanti le decisioni prese un po’ di tempo fa, ne prendo di nuove sperando che siano quelle giuste. Metto da parte cose e persone, ne avvicino altre.

E intanto conto, numeri che sanno di pazienza.

41 Comments

  1. Come ti capisco. Oh, come ti capisco. L’offerta della fuga è sempre valida, eh. E a questo punto SGC se siamo molto sposati. (Sti Gran C…) ;)

    • Che importa, suvvia, andiamo! ;)

      • Ecco. Madamigella, preferite un destriero in carne ed ossa ovvero uno d’acciaio?

  2. “Parlare per occupare i silenzi”. Hai ragione. Come se, poi, i silenzi non fossero già pieni di parole e di significato…

    • Infatti, quello è solo un sacco di rumore.

      • Come premere tasti a casaccio sulla tastiera di un pianoforte, rumore, non musica…

  3. Sempre detto, io, che il mese delle decisioni è settembre, altro che gennaio.

    • C’è chi dice di no, chi dice di sì. Io dico di sì.

  4. Super. E nient’altro.

    • <3
      e nient’altro.

  5. Settembre è da sempre il vero Gennaio! ;)

    • Bello avere due inizi in un anno :)

  6. Ma quando conti, lo fai a voce alta?

    • Solo quando voglio dare a mia volta fastidio :D

      • Tu non puoi dare fastidio.

        • <3

        • Gelato.

  7. Da cantante a contante, ti trasformerai in claudiappìgreco? Matematico.

    • Ahahah nel caso, il nick ce l’avrei :)

  8. “numeri che sanno di pazienza”

    Chapeau.

    • Questo commento l’aveva messo in spam. Forse perché hai parlato “straniero” :D
      Grazie :*

  9. Le parole inutili mi rendono da sempre intollerante. Ah, se ti capisco.

    • Io spesso ho bisogno di silenzio, non sono neanche una che parla molto, a dire il vero :)

  10. :D mi ricorda un mio vagamente parente, col quale una volta feci un viaggio in macchina, e continuava a elencare tutto quel che succedeva fuori dal finestrino:
    “guarda, un semaforo; oh, il casello; dei campi di grano; qui c’è un benzinaio” :/ Credo non abbia detto “oh, una battona” solo perché era mattino
    Sei… cirrofila! :D

    • Pensavo che solo i bambini potessero essere così rompiscatole, in macchina. Ah no, ci sono pure quelli che “attento lì, rallenta, è rosso, non correre, fai piano le curve” :D

      • quelli di solito sono i genitori, in periodo pre e post patente ma anche dopo :D

  11. Eh, capita sì, a tutti.
    Respiro profondo, Cla…e poi comunque a te non serve la parrucca da Fata Turchina, tu lo sei davvero una fatina!
    Un bacio grande cara!

    • Hai ragione, Miss. Stamattina ho visto i miei primi capelli celesti :D
      Un bacio a te ;*

  12. ok, sto zitto

    • Ma no, parla! :D

  13. Uh come capisco. Sono anch’io in periodo fastidioso (fastidiato non si può dire? perché renderebbe l’idea). So che non serve dire ‘passerà’, comunque per me funziona il rockettino britannico nelle orecchie. Infatti quando a luglio si è rotto l’iPod ho pensato, adesso sì che sono a rischio esaurimento (infatti l’ho ricomprato subito).

    Rivendico ufficialmente il diritto di quelle tutte cuori e fiorellini di infastidirsi e soprattutto di arrabbiarsi. Penso sia catartico. Coraggio!
    :*

    • Mi sa che mi darò anch’io al rockettino britannico :D
      Abbraccio

  14. sempre meglio che contare bastoncini …

    • Dipende, se sono quelli di pesce ;)

  15. Ma come sei brava Claudia a trovare le parole giuste. Anche a contare in verità. !0 in italiano, 8 in matematica.

  16. Io ho perso il conto oggi e settembre è il mese più bello dell’anno. Vale come compensazione? nel dubbio ti aggiungo pure 1000 sorrisi che non fanno rumore e 1 abbraccio forte forte ok?

    • Meglio di così! ;)

  17. Mi hai divertito!
    Quanto a quelli che parlano da soli, non appartengono a un’unica categoria: ci sono gli insicuri, che ripetono a voce le proprie azioni per non dimenticarne nessuna, i boriosi che pensano che la loro radiocronaca debba interessare a tutto il mondo, i timidi che cercano cosi’ un patetico contatto ecc. Tante categorie diverse accomunate…dall’antipatia.
    Ciao

    • Vedi? Non li avevo mica inquadrati così bene da inserirli nelle categorie apposite!
      Grazie, Massimo ;)

Rispondi a r.Annulla risposta

Top
%d blogger hanno fatto clic su Mi Piace per questo: