Mi pizzica la gola, tiro su col naso, chiudo la latta dei maledetti biscotti danesi, prima che diventi io stessa un biscotto al burro, comincio già a sentirmi le gambe friabili, ma quello è dovuto al fatto che hai preso il borsone e sei andato via, come al solito, di domenica. Di domenica nessuno dovrebbe andare via, soprattutto di domenica pomeriggio. Soprattutto di domenica pomeriggio quando fuori c’è la nebbia ed è tutto bianco e lattiginoso. Soprattutto tu no.
Ma la solitudine non mi avrà, neanche la tristezza, neanche la malinconia, neanche la voglia di essere altrove o di essere già a domani o a un altro giorno preso a caso che non sia adesso.
Metto su i Daft Punk, alzo il volume, ci canto sopra inventandomi le parole. Però ho voglia di ascoltare i Radical Face, ma con le cuffie, mentre bevo litri di tisana ai frutti rossi e mi perdo nei rumori di pioggia, di respiri, di echi e cori e chitarre e pianoforti. Ma non lo farò, i Radical Face non mi avranno neanche loro.
Canto e mi muovo da una stanza all’altra, portando decine di magliette e vestiti di cotone e canotte da un lato, maglioni di lana, felpe, cappotti e sciarpe dall’altro. Scopro cose che non ricordavo di avere, vestiti comprati alla fine dell’inverno e mai messi e immagino che saranno i primi che metterò, quest’anno. Tra un po’. Ricevo una telefonata che mi fa molto piacere ricevere, meglio dei Daft Punk e anche dei Radical Face. Ultimamente ho riscoperto il telefono, parlare nel telefono, dico. E chi lo faceva più. Ho scoperto che mi piace, quando non puoi fare altrimenti, quando un po’ ci sei costretta, ma alla fine è una bella costrizione, una delle poche che sopporto.
E il pomeriggio però è ancora lungo, se non basterà la musica, mi metterò a leggere, solo cose belle e non tristi, se non basterà la lettura, guarderò altre tre, quattro, cinque puntate di Lost sperando che non muoia nessuno, se non basterà Lost, guarderò The Terminal, su Rai Movie. E se anche arriveranno la tristezza e la malinconia, mi troveranno che già dormo, con una gatta sotto le coperte e un’altra ai piedi del letto.
Ci sono sempre infinite possibilità. Ho sempre infinite possibilità tra cui scegliere. E questo è molto bello.
Sì, questo è molto bello.
Ed è bello davvero il tuo atteggiamento verso la vita, sei speciale tu.
Un bacio, Cla!
Grazie, cara.
Un abbraccio ;*
Certo che quando ti ci metti sei brava davvero, zuccona!
Ecco, ho sentito anche il tuo pugnetto in testa, posso dirmi soddisfatta ;)
sarà!
a me sembra un brano tra l’ironico, l’autosuggestivo e l’esorcismo mal riuscito della malinconia. E se questo era effettivamente l’umore obliquo che volevi trasmettere, ci sei riuscita bene.
ml
Esattamente questo. Soprattutto l’esorcismo mal riuscito, ma poi è riuscito davvero, i miracoli dell’autosuggestione.
:)
Hai pure scritto e questa resta una delle migliori possibilità persino per chi ti legge.
Oh, grazie.
:*
e se anche non esistessero, mi sembra tu abbia giusto quella dose di creatività sufficiente a crearne una valangata di nuove.
Quella è davvero una salvezza, anche più dei biscotti al burro (non fa neanche ingrassare) ;)
infinite possibilità di tristezza però…
orsù!
Ma no, conosco tutti i modi possibili e immaginabili per scappare dalla tristezza ;)
Non ho capito esattamente che diamine è successo. Ma insomma, un abbraccio te lo mando comunque. Ché male non fa.
Nulla di brutto, Max.
Grazie dell’abbraccio ;*
Se questi infiniti tentativi di fuggire dalla malinconia sono alimentati a biscotti al burro potrebbe essere un problema. Il senso di colpa e’ però facilmente scaricabile sul martire che parte la domenica pomeriggio
Il martire è già martire abbastanza.
I sensi di colpa da biscotti al burro si smaltiscono con lo sport. I sensi di colpa per lo sport che non faccio non so come smaltirli, adesso ci penso ;)
io invece sto provando a parlare allo schermo del pc, ma ancora non lo trovo così piacevole…
Beh, in effetti, potrebbe anche risponderti ogni tanto, che diamine ;)
Io attendo in giorno in cui per svagarti infilerai un paio di scarpe da corsa :)
Un abbraccio Clà!
Ci sto provando, Clod, ma ancora non riesce a prendermi ;)
ecco, si.
le gambe molli, che non tengono più.
però allora rimanere sul divano ancora un pochino.
è molto bello quello che hai scritto.
l’ho appuntato sul palmo della mano destra, da ripetere al mio magone è il titolo.
Ammagonarsi insieme è sempre meglio :)
Grazie.
Penso che la musica(ccia) giusta sia modo perfetto per iniziare un processo catartico. Quando sono fuori casa però, e me la metto nelle cuffiette, a tutto volume, ho sempre paura che la gente la senta e che si accorga di come la mia immagine esteriore sia in aperto conflitto con Mika.
Ti abbraccio, cara. Mi piacciono queste magie.
Mika…ottima scelta :)
Un abbraccio a te ;*
Mi hai afferrata bella stretta. Maledetta. Qui è pure un sabato come la domenica che dici tu.
Abbrasciamosci, Dorotea <3
Ti abbrascio con giuoia! <3
Ma mi sa che è molto in colpa la domenica, che ha nei suoi geni piú malinconia di quanto uno avrebbe bisogno. Soprattutto in autunno. Soprattutto con biscotti danesi a portata di mano. :)
Sì, la domenica ci mette decisamente il suo zampone ;)
i litri di tisano sono inquietanti :D e meno male, che già avevo freddo, e questo post metteva ancora più freddo. Mi serve qualcuno che mi porti una tisana :/
Perché portano tutto a domicilio, le pizze, il sushi, il cinese, e nessuno ha pensato a tisana e biscottini? Mettiamo su una startup? ;)