L’amore per la materia

Posted by on Ott 6, 2014 in Me, myself | 11 comments

Una volta ho detto che se fossi una fotografa, mi fisserei a fotografare bagni pubblici, quelli delle aree di servizio o dei centri commerciali o anche altri, quelli che stanno in città, che puzzano di piscio lontano un miglio, che sono pieni di scritte sconce sui muri e, a terra, di Dio solo sa cosa. “Dio solo sa” era una specie di intercalare della mia professoressa di italiano e ogni tanto mi capita di dirlo, lo ammetto. Fa molto signorina Rottermaier e mi piace. La ricordo per questo, per la bavetta che le si formava agli angoli della bocca mentre spiegava letteratura, perché secondo me era lesbica ma forse non se n’è mai resa conto o non ha mai voluto ammetterlo e perché è l’unica insegnante che mi abbia davvero insegnato qualcosa.

Se fossi un’insegnante, vorrei essere come lei, arcigna, severa, ma capace di trasmetterti l’amore per la materia. Si dice sempre così, di quelle brave, che sanno trasmetterti l’amore per la materia. Madonna, io sarei severissima, però saprei anche come farmi amare, è una delle miei più grandi doti; ho un sacco di difetti, ma so benissimo come farmi amare da qualsiasi tipo di essere umano, quando voglio.

Dicevo di questa mia passione per i bagni pubblici, in cui evito con tutte le forze di andare perché mi fanno veramente schifo almeno quanto mi affascinano. Dentro c’è tutta una desolazione di piastrelle, di porte coi pomelli di plastica, di lavandini in fila coi dispenser di sapone sgocciolanti, rumore di rotoloni enormi di carta igienica ruvida, di scrosci d’acqua, di aria calda sputata fuori dagli asciugamani. E persone che si incontrano lì, accomunate solo dalle loro vesciche piene. C’è tutto un mondo, nei bagni pubblici, che mi piacerebbe fotografare.

Ma se fossi una fotografa, mi fisserei a fotografare anche i letti. Più dei paesaggi e le persone, più dei tramonti, degli animali, dei nudi, più delle ombre che formano le luci sugli oggetti, io fotograferei i letti. Al mattino, ancora caldi. I letti disfatti sono bellissimi e hanno tanto da dire. Ci sono quelli che sembrano intatti, con le coperte ancora tutte ficcate sotto al materasso. Alcune persone dormono immobili, si infilano sotto i piumoni e le lenzuola come se fossero sacchi a pelo e restano lì, tutta la notte, non smuovono nulla. A volte capita anche a me, quando dormo da sola o sono molto stanca. Ma quei letti parlano di sonni tranquilli e immobili e rilassati. A me piacciono i letti sconvolti, con le coperte tirate giù per il caldo o per il sesso o per le turbolenze del sogno. Le lenzuola increspate colpite dalla luce del giorno, come onde, un mare mosso in cui si è nuotato fino allo sfinimento, i cuscini sgualciti messi di sguincio, abbracciati e poi abbandonati al loro destino, che ancora odorano di capelli, come amanti che lasci col tuo profumo addosso.

Se fossi una fotografa, boh, forse riuscirei a trasmettere l’amore per la materia.

11 Comments

  1. Io documenterei la protesta silenziosa dei ponti. :*

  2. Letto. E cesso . (Di guardare le tue foto)
    :-P

  3. Mi hai ricordato che per anni ho fotografato tutte le camere in cui dormivo viaggiando, prima e dopo il mio passaggio. Non so perché ho smesso, forse mi sono semplicemente dimenticato.
    Mi hai fatto pensare pure che una cosa più sporca dei bagni pubblici e più a portata di mano sono i soldi, le banconote. Dovremmo lavarci le mani o usare i guanti ogni volta che paghiamo, boh, un caffè al bar…
    Infine penso pure che tu fotografa lo sia già.

  4. Sophie Call, Les Dormeurs. A proposito di fotografia e di letti.

    • Ecco, non conoscevo. Grazie.

  5. Ma è difficile fotografare i bagni senza entrarci! :/

  6. sei geniale (credo sia la prima volta che lo dico a qualcuno in un commento).
    ti ci vedo a fotografare cessi e letti, non scherzo, alla ricerca dell’essenza e della materia.
    e sì, credo che riusciresti a trasmettere qualcosa di profondo con quelle immagini.
    ciao,
    ml

    • Massimo, detto da te fa davvero un certo effetto :)
      grazie

  7. ma cos’è, ha spolverato con furore da massaia che è sparito il mio commento insieme a tutti gli altri?
    ml

  8. ahah, scherzi dell’autunno, i commenti sono ricomparsi non appena ho postato la domanda
    :-)

    • Mi sa che è il mio blog che fa le bizze ;)

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