Posted by Claudiappì on Set 14, 2016 in Me, myself | 4 comments
Da quando ho iniziato a lavorare, esattamente dieci anni fa, non ho mai saputo rispondere alla domanda “che lavoro fai?”, perché già se mi chiedessero di cosa mi occupo sarebbe più facile, invece che lavoro fai prevede una risposta secca, tipo il chirurgo, l’architetto, la parrucchiera e io non ho mai fatto un lavoro secco, ho sempre fatto questi lavori moderni, che sono impossibili da spiegare alle nonne e sono difficili da spiegare a chi non bazzica il campo. Qualche tempo fa, una mia
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Posted by Claudiappì on Ott 2, 2015 in Me, myself | 30 comments
Com'è quella storia delle porte e dei portoni.
Nella mia vita mi si sono chiuse poche porte, io ne ho chiuse ancora meno, quindi non so se questa faccenda delle grandi opportunità sia vera o rimani solo con il segno del batacchio stampato in faccia.
Lo scoprirò tra qualche giorno, quando per l'ultima volta, dopo nove anni e otto mesi, infilerò le chiavi nella toppa del mio ufficio e chiuderò definitivamente la porta a vetri che mi separa dalla mia scrivania, la mia poltrona, le mie penne,
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Posted by Claudiappì on Ott 1, 2014 in Me, myself | 13 comments
Sono figlia della precarietà, non nel senso che faccio parte di quella generazione di lavoratori che campano a rimborsi spese e visibilità, cioè, anche. Io però sono stata fortunata, il lavoro ce l'ho, il posto fisso è abbastanza fisso da farmi firmare debiti a scadenza ventennale, non ho mai attraversato il momento di gavetta da fotocopie e caffè, non ho mai passato momenti di disoccupazione in cui non sapevo come sbarcare il lunario.
Però sono figlia della precarietà, dicevo, nel senso
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Posted by Claudiappì on Set 4, 2012 in Me, myself | 39 comments
Non faccio altro che leggere che è settembre, siamo tornati in piena attività, piove, è freddo, basta mare, mettete le pinne nei vostri garage.
Ho passato gli ultimi giorni di agosto a fare programmi, programmi che riguardano me, la mia vita, quello che voglio fare, ma soprattutto quello che voglio essere. No, perché non si capisce, non lo capisco io, non lo capiscono gli altri, è tutto indefinito, una nuvola, un ammasso d'aria che si trasforma col vento. Solo che il vento è fermo, da un po'
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Posted by Claudiappì on Mag 9, 2012 in Me, myself | 23 comments
Per favore, mi disdica tutti gli appuntamenti per le prossime due settimane.
Questo direi adesso, se avessi una segretaria. Il lei è dovuto al fatto che mi immagino sempre lavorare per una grande multinazionale, una roba come nei film, che più il tuo ufficio è ai piani alti, più conti. Una cosa tipo che la tua segretaria la conosci solo di nome, si chiama Lina, ma mica l'hai mai vista dal vivo, conosci solo la sua voce al telefono.
Però non è vero che mi piacerebbe, a pensarci bene. Non so
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