Se son cose, coseranno

Posted by on Set 30, 2013 in Me, myself | 28 comments

Questo non è stato il solito weekend.

Cioè, sì, alla fine è stato il solito weekend, ma ho fatto un viaggio in macchina che mi ha aperto un sacco di chakra, qualsiasi cosa siano.
I viaggi in macchina, almeno quelli più o meno lunghi, mi ispirano sempre grossi temi di cui parlare. L’amore, spesso. I rapporti con gli altri. I sogni. I sogni meno campati in aria, meglio conosciuti come progetti.

Ho capito che da un po’ di anni, ma forse da sempre, per vivere seguo un’unica grande regola, che è una cosa tipo se deve succedere, succederà. Sembra una regola un po’ paracula, perché pare assolverti da tutto, da tutto quello che puoi decidere o non decidere di fare, e in parte è così. Sono fatalista, sì, ma non è che io me ne resti a casa in attesa che le cose accadano. Io faccio, mi muovo, cerco, elaboro i segni che leggo dappertutto, nelle persone, nelle cose in cui mi imbatto. Ma non mi affliggo mai se non raggiungo qualcosa, cerco di fare al meglio quello che devo fare, ma senza ansia, senza rovinare quei momenti di passaggio da un punto a quello successivo.

Perché i punti ci sono e sono nella vita di tutti. Tipo, questo sarà un inverno di passaggio al punto successivo. Avrei un sacco di cose per cui farmi venire l’ansia, per cui essere anche un po’ triste. Ma non lo farò, perché quello che mi aspetta già mi aspetta, è lì, cambia solo il modo in cui posso andargli incontro. E di andargli incontro col broncio non ci penso proprio.

E dicevo al povero malcapitato, in macchina, che è così anche con le persone, che le persone che incontri, le incontri per un motivo. Entrano nella tua vita per aggiungere o togliere qualcosa, se non aggiungono o tolgono niente non vale manco la pena parlarne. Però spesso con le persone facciamo lo stesso errore, carichiamo di ansia e aspettative i rapporti, come se dipendessero da quello che facciamo o non facciamo. Invece, secondo me, i rapporti dipendono da quello che siamo e non siamo, quindi affannarci non serve a nulla. Ché poi capita che parli con gente offesa, ferita, tradita. Quella che ti dice che l’amicizia, tzé, figuriamoci, che gli uomini (e le donne) sono tutti uguali, gente che non ha alcuna fiducia negli altri, quasi in nessuno. E ti chiedi perché a te questa cosa non sia mai capitata, questa cosa di perdere la fiducia. E no, non è mica solo questione di fortuna, la fortuna implica il caso e il caso ci sembra tale solo perché ancora non sappiamo quello che succede dopo.

Quindi, non so, se io arrivassi a fare queste esternazioni, ma anche prima di arrivarci, voglio dire, insomma, io mi farei delle domande, mi chiederei se non sia io ad essere sempre uguale. Chissà, magari sarebbe proprio quello il momento di passaggio al punto successivo.

Ci sono cose che non hanno né capo né coda, come questo post. Ma hanno un perché, forse. Anzi, sicuro, anche se ancora non so qual è.

28 Comments

  1. io una volta ho provato ad aprire un captcha ma non ha scritto un post così.
    (scusa, cerca di capirmi, è ora di pranzo, gli zuccheri, etc etc)

    • Ahahah avresti dovuto, invece! ;)

  2. I chakra sono davvero pericolosi ma l’importante è che, aprendoli, tu possa trovare il perché a tutto questo. Attenta però: una volta aperti, devi consumarli entro la data di scadenza.

    • Prevedo già fortissimi mal di pancia :D

  3. Cerchiamo di tenere il livello delle aspettative basso, ma il livello dei sogni e dello stupore altissimi. Proviamo?

    • Proviamo.

    • Ne faccio una massima di questo periodo.

  4. ‘Ammazza che viaggione!

    Io ho sempre pensato che i rapporti fra le persone siano l’esito dell’interazione fra le caratteristiche delle due in un dato contesto. Che però non aggiunge nulla alla nostra conoscenza di tali rapporti :) Le variabili chiamate in causa sono così tante che alla fine, per sopravvivere, si prospettano due strade: appellarsi al caso (il caso, secondo me, è l’etichetta che abbiamo inventato per spiegare quei fenomeni così complessi che la nostra mente non riesce ancora ad afferrarne ogni sfaccettatura) o “semplificare” … ovvero, crearci degli script, delle aspettative. Personalmente non amo né l’una né l’altra soluzione, ma alle volte un pizzico di semplificazione aiuta a sopravvivere. Con questo non dico che sia buona cosa incasellare le persone o illuderci che siano esattamente come ce le aspettiamo … ma imparare qualcosina da esperienze passate credo non guasti (ovviamente io rientro nella categoria di quelli che non imparano mai una fava :P)

    • Ahaha Saretta ;)
      Il mio approccio con le persone è fatto di zero regole, zero convenzioni sociali, zero aspettative, non nel senso negativo del termine, ma è che davvero vivo qualsiasi rapporto per quello che viene, senza cercare di adattarlo a me, senza forzature :)

  5. A cì. Mo te vengo a pija e se n’annamo lontano. Ebbasta.
    (niente è per caso. lo dico sempre. e l’ho scritto tante volte, le cose accadono attorno a te ma tu le vedi solo se sei pronto. se sei pronto a incontrare qualcuno lo incontri, altrimenti no. e il tuo andare girando, cercare segni, è il tuo percorso, il tuo crescere. ecco)

    • (Ecco. Che ti devo dire, tu dici sempre tutto)

      Vienimi a prendere a cavallo di Falkor, dai :)

      • Hmmmmm era mejo er cibbiere, ma si te piace sto Farcor, Farcor sia! :D

        • Er cibbiere. LOL! :D

        • Sapevo che il romanesco avrebbe avuto successo… :D

  6. Di questo post mi piace tutto, dal titolo all’ultima parola.
    Grazie :)

    • Grazie, Losengriol <3

  7. Un po’ Alice e un po’ no. E’ così che ti immagino e mi sembra quasi di conoscerti ;)
    In fondo c’è sempre la possibilità che davanti ad una porta chiusa si possa diventare tanto minuscoli da passare attraverso il buco della serratura, chakra compresi. Adoro leggere i tuoi post.

    • Grazie :*

  8. Proprio stasera parlando al telefono con una mia amica saggia, molto saggia mi ha detto: ” gli errori non esistono esistono le esperienze. Diventano errori a seconda del nostro modo di viverle e di rimanerne bloccati.”

    • Esattamente così :)

  9. i chakra una volta che li apri fanno briciole dappertutto
    ml

    • Mi sa che hai ragione. Le aspirerò e ricomporrò il puzzle ;)

  10. Il concetto di “se con cose coseranno” mi piace così tanto …

    • Lo puoi adottare, non ci sono neanche carte da firmare o colloqui con lo psicologo :)

  11. Questa cosa dell’affannarsi rimanendo però sereni sull’esito delle cose (…ma coseranno, poi? L’aspettativa si mischia alla curiosità in un cocktail micidiale) dovrei impararla, io. Specie in questo periodo, in cui attendo esiti e mi sveglio all’alba, da sola, nonostante la stanchezza che mi taglia le gambe. Ma come si fa a impararla? Questa mi sembra più difficile di quella dei tacchi :|

    • Eh, mi sa di sì, è più difficile. Non so come si faccia a imparare, tesoro. Magari se lo scopro te lo scrivo <3

  12. Sento aria diversa. :)

    • C’è :)

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